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O man, che d’Ebe uguagliano
Per lor bianchezza il seno,
Ove fissando allegrasi
Giove di cure pieno.
Forse sì fatte in Caria
Endimíon stringea,
Quando dal carro argenteo
Diana a lui scendea.
Quei vaghi occhi cerulei
Movea frattanto Amore;
Rette per lui scendevano
Le dolci note al core.
Come potrei ripetere
Quel ch’ a me udir fu dato?
Dal novo foco insolito
Troppo era il cor turbato.