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O destinata a gemere
Sul tuo deluso foco,
Oh ti consola, e credimi,
Che ’l mio trionfo è poco.
A me fanciulla indocile
Un ferreo giogo impose:
Me leggi aspre governano,
Difficili, orgogliose.
Non prevedute grazie
in su quel viso han sede:
Ahi troppo il loro imperio
Sulla beltà precede.
Il fasto, e gli spettacoli
L’austera odia e deride:
Sorge coll’alba: inselvasi,
E tratta armi omicide.