Pagina:Amori (Savioli).djvu/92

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Eco gentil dolendosi
     Del suo crudel Narciso,
     In voce ignuda ed arida
     Cangiò le membra, e ’l viso.

Clizia affannosa Driade
     In croceo fior cangiata,
     Tien volta al caro Apolline
     La faccia abbandonata.

Tregua a sospiri, e a lagrime,
     Fine alle tue querele,
     Onde gli Dii non t’abbiano
     Pietà così crudele.