Pagina:Andrea da Barberino - Guerino detto il Meschino, 1841.djvu/28

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10 guerino.


Giunto a casa presentò il fanciullo alla sua donna, la quale non fu contenta temendo che non fosse figliuolo bastardo del marito.

Ma quando seppe dal famiglio come gli era toccato in sorte, lasciò ogni sospetto, e non d’altro curossi che di farlo subito battezzare, credendo che non lo fosse. Quindi perchè egli era povero venduto in fasce per ischiavo, e molto bello, gli pose nome Meschino, e lo fece allevare con sollecitudine, chiamandolo suo figliuolo. Il secondo anno dopo che egli viveasene colà come in propria casa, la donna d’Epidonio ingravidossi di un fanciullo, il quale quando essa partorì, il Meschino compiva soli trenta mesi. Per il nascimento di costui il Meschino non era più sì ben voluto come per lo addietro, chè anzi crescendo negli anni convenivagli esser guardia d’Enidonio, com’esso chiamavasi. Il padre mandavali insieme a studio, dove il Meschino imparava meglio dell’altro, poichè egli in poco di tempo riuscì dotto nel greco, nel latino, nel turchesco ed in molti linguaggi per l’utilità della mercanzia e per navigare. A questo modo stette con Enidonio tanto che aveva vent’anni, facendosi ogni giorno più bello di corpo, ardito e forte, ma sempre tenuto come schiavo.

L’imperatore dell’oriente aveva in quel secolo gran corte a Costantinopoli, a cui convenivano d’ogni parte ad accrescere la cortesia e lo splendore i più ricchi ed i più valorosi cavalieri della cristianità. Anch’esso Enidonio andava in quel tempo alla corte dell’imperatore in Costantinopoli, legato di molta amicizia al figliuolo di lui per nome chiamato Alessandro1. Costui si dilettava

  1. Se, trattandosi di semplici fatti mitologici e di molte credenze e tradizioni popolari, fosse necessario trovare a ciascun fatto, a ciascuna tradizione, a ciascuna credenza la ragione storica, ministra inconcussa della verità, io farei questo Alessandro figlio a Basilio il Macedone, e nato nel 870. Di fatti non trovasi a quei tempi nessun altro imperatore d’oriente padre di un Alessandro, che questo famoso Basilio, il quale regnò fin dall’anno 867. Secondo Leone il grammatico, questo Alessandro, poi imperatore tristissimo, fu il solo figliuolo legittimo di Basilio, all’incontro de’ suoi altri due, Costantino e Leone il filosofo, nati all’imperatore Michele dalla stessa Eudocia, divenuta moglie dell’imperator Basilio. Allora il nostro romanziere o novellista, come voglia tu chiamarlo, ci avrà fatto trascorrere già più di un secolo in queste prime pagine della sua storia, dall’anno cioè 783 al 890, tempo in cui l’augusto Alessandro avrebbe dovuto avere circa vent’anni. Tutto questo immenso intervallo di tempo sarebbe quindi stato occupato dalla venuta di Carlomagno in Italia contro gli Affricani, dall’innalzamento di Guiscardo a re di Puglia, e di Milone al principato di Taranto, dalla conquista di Durazzo fatta dallo stesso Milone, e finalmente dalla sua caduta. — Ma in siffatto