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Pagina:Andrea da Barberino - Guerino detto il Meschino, 1841.djvu/357

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CAPITOLO XXXV.


Il Guerino combatte contro i Saraceni.


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uattro furono le schiere che fecero i Saraceni. La prima la condusse Arfineo figliuolo di Madar, e Danache, ch’era suo fratello. La seconda la condusse Madar, e Artilao suo figliuolo. E ognuno di queste due schiere furono sei mila cavalieri e quattro mila pedoni. La terza la condusse Silonio e Palamede figliuoli di Napar di Durazzo. Fu questa schiera di otto mila cavalieri e cinque mila pedoni. La quarta ed ultima la condusse Napar, e questi furono dieci mila cavalieri e sette mila pedoni. Essendo tutto ordinato vennero per trovare i loro nemici in mezzo della via tra Durazzo e Dulcigno, e riscontrandosi insieme gridavano: — Arme, arme!» E per questo il Meschino si partì dalla sua schiera, e venne a quella dinanzi, e ammaestrava i cavalieri. La schiera d’Arfineo si mise più in furia, che con ordine alla battaglia. Quando il Meschino li vide venire, disse a Girardo: — Se voi mi obbedirete noi saremo vincitori, fate che voi attendiate a tener la vostra gente stretta insieme e ordinata, ed io voglio essere il primo». I nemici erano sì appresso che le saette cominciavano a giungere, ed il Meschino disse: — Orsù, Campioni,