Pagina:Andrea da Barberino - Guerino detto il Meschino, 1841.djvu/93

Da Wikisource.


CAPITOLO VII.


Il Meschino va per la bassa ed alla Tartaria. Uccisione del gigante Macus, e varie altre avventure fino al suo partirsi d’Armenia.


II

mprendo a parlare di fatti maravigliosi. Partita che fu la galea dal braccio di San Giorgio pel mar Maggiore, navigò verso la Tana per molti giorni tanto a remi quanto a vela secondo il tempo. Arrivati allo stretto di San Moro presso la Tana, a duecento miglia presero porto alla cava d’un fiume grandissimo. II Meschino smontò, armossi, e montato a cavallo partissi dalla galea. Andò per la riva di questo fiume fino ad una gran montagna detta Coron, poi si volse verso Colchi per terre di Saraceni, ed abbandonati i nostri mari, andò verso il mar Caspio con diversi nomi appellato per le provincie che gli stanno intorno, e che alcuni navigando questo mare chiamano il mar Tartaresco, perchè verso tramontana abitano i Tartari bassi, i quali sono di più umana cognizione mercatanti e più inciviliti.

Quelli all’incontro chiamati Tartari Macabei, sono gente be-