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68 | ITALIA ARTISTICA |
da parere una città e villaggi sparsi di campi, di viti, di pascoli, di selve e quantità, di selvaggiume, d’ogni specie di fiere. Nelle altre parti tutta fregiata d’oro con scompartimenti e lavori di gemme e madreperle». (Svetonio, in Claudio Nerone. XXX).
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/15/Angeli_-_Roma%2C_parte_I_-_Serie_Italia_Artistica%2C_Bergamo%2C_1908_%28page_78_crop%29.jpg/450px-Angeli_-_Roma%2C_parte_I_-_Serie_Italia_Artistica%2C_Bergamo%2C_1908_%28page_78_crop%29.jpg)
(Fot. Alinari)
Si capirà facilmente come questa prodigalità di ricchezze e questa ostentazione di sfarzo dovesse modificare in modo sensibile la primitiva semplicità architettonica della Grecia. È infatti sotto Nerone che comincia il distacco fra i due stili. Ogni sentimento cede oramai alla voluttà; ogni ricerca, all’effetto. I due architetti Severo e Celere, che furono i sopraintendenti nelle costruzioni imperiali, possono considerarsi come i veri e propri iniziatori della nuova epoca architettonica. Anche nelle decorazioni lo spirito