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Pagina:Annalena Bilsini, di Grazia Deledda, Milano, 1927.djvu/219

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— Baldino, che fai lì, steso come un maiale? E ci hai ancora il vestito buono. Alzati, sudicione. Hai bevuto, forse?

Sì, aveva bevuto veleno. Ed un senso di rancore, anche contro la madre, anzi specialmente contro di lei, lo sollevò dalla sua umiliazione. Sì, aveva ragione Pietro: la madre non si curava che del loro benessere materiale, trascurando la parte vera della loro esistenza: l’anima. Per questo erano a quel punto: sul limite, tutti, del delitto.

Si alzò a sedere e le afferrò il lembo della veste. E poichè tutti gli altri si erano ritirati, e loro due rimanevano soli, in riva al mare calmo della notte lunare, decise di parlare alla madre per destarne la coscienza: lei sola, una volta inteso il pericolo, poteva salvare tutti.

Le si aggrappò meglio alle vesti, come un bambino che vuol essere trascinato, e poichè lei si piegava, le afferrò anche un braccio e la costrinse a sedersi per terra accanto a lui.

— Ma, Baldo, ma che hai? Sei brillo davvero?

— Adesso vi dirò. Sì, mi pare di essere ubbriaco, per tutte le cattive cose che oggi ho vedulo e sentito. Bisogna che ne parliamo.