Pagina:Annali del principato ecclesiastico di Trento dal 1022 al 1540.djvu/34

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questo vescovo ed i Rivani una convenzione, che determinava gli obblighi di essi verso il loro signore sì in tempo di pace che di guerra, e sanciva i loro speciali diritti1. Essendo vivissima controversia tra quelli di Blegio e di Rendena pel possesso del monte Boblino, detto oggi Maulino, nè riuscendo ad Enrico, giudice costituito dal vescovo, di accordare le parti, vuolsi che questi, per ovviare a maggiori mali, proponesse ad ognuna delle comunità litiganti di far decidere la causa in un singolare combattimento. Piacque la proposta, e fatta la scelta dei due campioni, e venuti a duello, quello dei Rendenesi soggiacque2.

La morte del vescovo Eberardo avvenne li 18 Giugno 1156.

Gli successe Adelpreto II, ο più propriamente Alberto, prima dei 17 Settembre dell’anno 1156, avendo egli sottoscritta in quel giorno, nella qualità di vescovo di Trento, una costituzione dell’imperatore Federico Barbarossa, pubblicata a Ratisbona, in favore dei marchesi d’Austria, quando questa provincia fu da lui eretta in ducato. Toccò ad Adelpreto di reggere la Chiesa di Trento in tempi calamitosi per gli effetti delle dottrine di Arnaldo da Brescia.

Una delle lodevoli azioni di Adelpreto, di cui ci lasciarono memoria gli scrittori contemporanei, si fu, che essendo nel 1157 sorta grave discordia tra il papa Adriano IV e il suddetto imperatore, a motivo di certa

  1. Cod. Wangh. e Bonelli, op. cit., pag. 388.
  2. Pincio, Prato, Beyerlink.