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96 Delle Croniche di Trento

si non è più lodevole che huomini forti, & degni per opere heroiche commandino, che il servire? Pensavamo che sotto il governo di Giorgio havesse la nostra Republica, & Città da godere una vera libertà, tranquilità, e pace, ma quanto ci hà ingannati questo nostro pensiero, à qual termine sijno arivati gli nostri interessi di stato voi lo scorgete; & non bisogna haver l’occhio solo alle cose passate, ma con molta maggior cautella, & diligenza à quello che per l’avenire può succedere, e qual piega possi sortire il corso de negotij. E necessario approviate quanto è stato fatto, è animosamente lo deffendiate, se non volete ricadere per mezzo de cadaveri in maggiore servitù. Dovete dunque, in conservarvi la libertà essere huomini coragiosi, e sodi. L’haver scacciato il Vescovo dal Castello, con tutto il rimanente riuscirebbe frustatorio, e vano, se l’eggregio fatto da voi cominciato abbandonasti, & non lo voleste diffendere. Non vi perdete d’animo, diffendete la libertà vostra, dono da tutte le nationi appreggiato, & à tutti iocondo, e caro, con quell’animo, & virtù ,con cui la recuperasti. Per questo effeto Federico Duca potentissimo d’Austria, & hora Conte del Tirolo vi promette ogni aiuto, questo ci riprende di codardia, & dappocagine. Dice non convenirsi, che li Trentini altresi gente feroce, si lasci governare da Vescovi, si stupisce, & publicamente vi tiene per huomini, che non sano goder la libertà, qual per special dono del Cielo vi è stata restituita. Non vorrei vi passasse per il pensiero, che quelli che vengono qua in questo Prencipato, lasciano per causa nostra la lor Patria, della quale havete già provato non ritrovarsi cosa più grata, & cara.

Vengono da noi (lo confesso) & lasciano la lor Patria, ma à che fine? per ingrassarsi con le nostre rovine, per arrichirsi delle nostre povere sostanze, & vogliono (gran cecità nostra) che per ciò gli restiamo molto obligati, & riceviamo à gran beneficio, che ci governino, che ci travaglino, & che ci scortichino. Bella cosa è il commandare, ancorche molto difficile, qual opinione se non fosse da ogn’uno abbracciata, non sarebbe à noi mandato giornalmente alcuno da parte diverse à travagliarci, quasi fosse proprio di voi altri servire à persone meschine, e dell’altre nationi haver dispotico dominio sopra li buoni. Trentini vivete in tal guisa, che vi dimostriate amatori della propria libertà, non vi scordate mai la tirania de Bavari, quali apportarono alla Città nostra tante turbolenze, & miserie, che per ancor non habbiamo purgato il sangue di quelle communi piaghe. Non volesti sop-