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138 Delle Croniche di Trento

il di lui sangue. Gli altri Giudei quali si ritrovarono nella Città furon con publica sentenza, con le superstitioni loro, banditi da quella, & con publico ordine decretato che niun Hebreo, potesse più per l’avenire habitare nel distretto di Trento.

In questo mentre gli Prencipi della legge Hebraica si lamentarono appresso al Sommo Pontefice, & querelorono il Vescovo, che havesse fatto morire ingiustamente, & con vituperosa morte alcuni della lor setta, quali habitavano in quella Città, ma ridotta la causa, per commissione del Romano Pontefice, nel Sacro Collegio de Cardinali, fù conosciuta la malvagità di quella maladetta canaglia, & fù risposto havergli molto piaciuta la dispositione del Vescovo di Trento, circa la morte delli Hebrei.

Si sparse per opni luogo la fama di tanta scrleragine, si che quell’anno non meno si celebrava, & festeggiava per il Martirio di Simone, che per il gran concorso delle nationi à Roma, & tanto famoso si rese il Vescovato di Giovanni, per la Beatificatione dell’Innocente Trentino, quanto per il solenne Giubileo il Pontificato di Paulo. Nacque Simone in Venerdì gli 26. Novembre 1472. d’Andrea, quale secondo alcuni fù Calzolaro, ò come dir vogliamo Calegaro, che faceva pianelle, & di Maria, nata di padre & madre poverissimo, regnando la Chiesa Trentina Giovanni quarto di questo nome cognominato Hinderbachio, fù ucciso dalli Hebrei, il Giovedì Santo; nella prima vigilia della note, l’anno 1475. gli 13. Aprile, giorno felicissimo, la cui memoria mai, per qualsivoglia malignità de tempi sarà scancellata. S’aggiunge alla gloria di questo Prencipe, che per il suo molto sapere, tanto s’adoprò per il ben publico, che restituì alla Chiesa la Città, quale molti anni haveva Sigismondo Arciduca d’Austria posseduta, donò molti ornamenti alla Chiesa, decorò Trento con molti, & belli edificij, rese con Roche, & forti Castelli, sicuro il Territorio, in gran parte rinovò il palazzo Episcopale, restaurò il Castello del Buon Conseglio, qual di dentro di legni, & quadrelli che era, lo fece di marmore, à volto, sostenuto da belle colonne, si che quella fabrica pareva d’ogni parte sij fatta à pilastri. Le parti interiori distinse con maggior arteficio, & le rese più ornate, & curiose. [L’aqua nel Castello vien condota.] Et acciò non mancasse cosa, che potesse richiedersi alla commodità, ò alla piacevolezza & giocondità del luogo, procurò condurvi entro l’acqua, elemento tanto necessario, non solamente perche ci serve per bevanda, ma perche ci leva in oltre infinite necessità, conferendoci molte gratuite utilitadi di modo, che alcuni consideran-