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338 Delle Croniche di Trento

sarebbe stata gloriosissima, e miracolosa, che pochi superino molti è cosa Divina, tutte le nationi havrebbon inarcate li ciglia, vedendo, che pochi habbin fugati, è sbandati numerosi. Che poi occorrendo cader in bataglia dalla crudeltà della moltitudine d’huomini perversi, sarebbe lor stata una morte gloriosa, per Christo.

E necessario questa volta spiegar l’insegne di Christo, la bandiera della Croce, combatteremo sotto la condotta di Christo, l’havremo in nostro favore, sù abbracciamo con ogni coraggio questa bataglia, la proseguiremo sotto gl’auspicij di Christo, sarà diffensore del di lui proprio honore, non è che dubbitare, si sono questi maledetti in di lui vituperio troppo inoltrati.

Intesa la ferma costanza de Christiani. Gli Zvvigliani entrarono con l’armata gli confini di Christiani, destruggevano, e depredavano le Terre, e Campagne, in somma ogni cosa dilaceravano, & hostilmente rovinavano. Gli Christiani implorato l’aiuto di Christo, è suoi Apostoli, mandata avanti, e spiegata l’insegna della Croce, con constante, e coraggioso animo si portarono in bataglia, contra l’inimico, è venuti alle mani, travagliavano, è constringevano, senza smover il piede, gagliardamente l’inimico, fù la bataglia per buon spatio di tempo, d’ambe le parti attrocissima, finalmente gli Zvvigliani, ricevuta grandissima stragge, furon costretti darsi allo scampo, quali poco poi; rimesso l’Esercito, sotto gli auspicij del lor malvaggio Capitano, rinovarono la bataglia, ma à pena comminciata la prima zuffa, superati furon messi in fuga.

All’hora Zvviglio, vedutosi la seconda volta superato, ed haver con sua così poca fortuna combatutto, giudicò suo debito con un raggionamento infiammare, & rincorare gli animi de suoi seguaci.

Ascese per tal effetto in un ben vecchio, & annoso rovere, & d’indi comminciò con grand’ardore la sua predica, accendendo più che mai gli cuori di quei infelici, à nuova giornata, gli assicurò, andando la terza volta alla pugna, della vittoria.

[Gli Zvvigliani tre volte vinti in battaglia.] Quelli più che ardenti, e accesi con maggior ostinatione di prima precipitosi, ravivate, è raccolte tutte le lor forze, andarono ad assalir la terza fiata gli Christiani. Ma ne restarono anco questa volta da Christiani superati in bataglia, è con maggior lor danno di prima sbandati, è posti vituperosamente in fuga. Il