Pagina:Anonimo - Azioni egregie operate in guerra.pdf/142

Da Wikisource.
132 Azioni di Generali

imbarcare le soldatesche. Dovette però lasciare molti infermi, il bagaglio, e tre mila Cavalli, non potuti caricare su’ legni. A peggiori condizioni fu costretto d’arrendersi il Governatore di Nortburg, il di cui presidio s’arrollò quasi tutto sotto le insegne Austriache. Anche da Golding fu cacciata la Guarnigione nemica. Ricuperata tutta l’Olsazia, e gran parte della Jutlandia, le truppe Alleate si collocarono a’ quartieri sino al crescere de’ foraggi dell’anno

1659.

I

L Montecuccoli affrettò l’uscita in Campagna per tempo; e accostandosi in tutto silenzio, attaccò il Castello di Fridercsode; giacché la Città era stata abbandonata dalla Guarnigione. In tre giorni vi si accostò colle trincee così d’appresso, che il Generale Urangel, e i difensori con barche scamparono altrove, lasciando l’artiglieria, e quanto v’era dentro. Erasi occupata la terra ferma, né poteva procedersi avanti, se non per mare, superando le Isole di Fenoc, e di Fionia, dominate da corpi di Soldatesca Svezzese. Si cominciò dalla prima, che dopo ostinato combattimento fu guadagnata, salvandosi sulle barche i nemici. Nell’altra di Fionia campeggiava il grosso degli Svezzesi con i Generali più veterani. L’Isola tutta su i Lidi era coperta con alzate di terra, parapetti, e Cannoni, massime ne’ siti, ove appariva più agevole la discesa. Essendo l’impresa pericolosa a sortire, il Montecuccoli ne regolò la disposizione con ottimo concerto. Distribuì le truppe in quattro corpi sulle navi approntate a tal effetto. Egli medesimo montò su un Vascello, per assistervi colla presenza, e cogli ordini, che darebbe. Il tentativo non riuscì, perché il vento gagliardo impedì, che le milizie destinate a discendere non potessero unirsi al tempo divisato. Si scaramucciò per due ore con qualche perdita dall’una, e dall’altra parte. Una Cannonata passò fra le gambe del Generale Cesareo: ruppe la tavola dove stava: gli gettò ne’ stinchi, o nella coscia le scheggie del legno, le quali gli cagionarono eccessivo dolore, e svenimento. Per virtù di buoni rimedj presto guarì. Esso poi conoscendo l’invasione in quell’Isola piena di rischi, per essere gli Svezzesi assai numerosi, e valentissimi, consigliò una diversione in Pomerania; dove accorrendo i Nemici, si sarebbero divisi, e colla divisione diminuiti colà. Il che lascierebbe facilità all’ingresso nell’Isola. Il parere giudicato ottimo, fu prontamente abbracciato. Lasciati nell’Olsazia più reggimenti Alleati, l’Elettore, e il Montecuccoli s’incamminarono verso la Pomerania, dov’era pur anco giunto il General Susa con altri Cesarei. Allora il Re di Svezia comandò al Conte d’Urangel, che trasportasse il maggior numero de’ suoi alla custodia d’essa Pomerania. Con che soli cinque milla combattenti sotto il Principe Filippo Palatino di Sultzbac rimasero alla difesa della Fionia.