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Pagina:Anonimo - I fioretti di Sancto Francesco.djvu/119

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abbiamo fatti, non crediamo potere trovare misericordia da Dio: ma se tu ài niuna isperanza che Dio ci riceva a misericordia, ecco, noi siamo apparecchiati a fare ciò che tu ci dirai, e fare penitenzia con teco. — Allora sancto Francesco, ricevendogli caritativamente e con beningnità, si gli confortò con molti assempri, e rendégli certi della misericordia di Dio infinita, e se noi avessimo infiniti peccati, ancóra la divina misericordia è maggiore, e secondo il Vangelio; e lo apostolo sancto Paulo disse: — Cristo benedetto venne in questo mondo per ricomperare i peccatori. — Per le quali parole e simiglianti ammaestramenti, i détti tre ladroni rinunziarono allo demonio e alle sue operazioni, e sancto Francesco li ricevette all’Ordine, e cominciarono a fare grande penitenzia; e due di loro poco vissono dopo la conversione, e andaronsi a paradiso; ma il terzo, sopravivendo e ripensando i suoi peccati, si diede a fare tale penitenzia, che per xv. anni continui, eccette le quaresime comuni, le quali elli faceva colli altri frati d’altro tempo, sempre tre di della settimana digiunava in pane et acqua, et andando sempre iscalzo e con una sola tonica indosso, mai non dormía dopo mattutino. In fra questo tempo sancto Francesco passò di questa misera vita. Abbiendo dunque costui per molti anni continuata cotale penitenzia, eccoti che una notte, dopo mattutino, gli venne tanta tentazione di sonno, che per niuno modo poteva risistere al sonno, e