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Pagina:Anonimo - I fioretti di Sancto Francesco.djvu/146

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manda con grande istanzia frate Egidio, non dicendo niente allo portinaio chi elli si fosse che lo domandava. Andò dunque il portinaio e disse a frate Egidio che alla porta è uno pellegrino che lo domanda; e da Dio gli fu rivelato in ispirito che quello era il Re di Francia; di che subitamente elli con grande fervore esce di cella e corre alla porta, e sanz’altro adomandare, o che mai ellino s’avessono veduti insieme, con grandissima divozione inginocchiandosi s’abbracciarono insieme e baciaronsi con tanta dimestichezza, come se per lungo tempo avessono tenuta grande amistà insieme. Ma per tutto questo non parlava nulla l’uno a l’altro, ma istavano cosí abbracciati a que’ segni d’amore caritativi in silenzio. Et istati che furono per grande ispazio nel detto modo sanza dirsi parola insieme, si partirono l’uno dall’altro, e sancto Lodovico se n’andò allo suo viaggio e frate Egidio si ritornò alla cella. Partendosi il Re, uno frate domandò alcuno de’ suoi compagni chi era colui ch’era cotanto istato abbracciato con frate Egidio, e colui rispose ch’elli era Lodovico re di Francia, il quale era venuto a vedere frate Egidio. Di che dicendolo costui agli altri frati, elli n’ebbono grande malinconia che frate Egidio non gli aveva parlato parola, c rammaricandosi sí gli dissono: — Frate Egidio, perché se’ tu istato cosí villano che a uno cosí fatto Re, il quale è venuto di Francia per vederti e per udire da te qualche buona parola, tu non