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Pagina:Anonimo - I fioretti di Sancto Francesco.djvu/255

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e com’io il dí della morte mia discesi allo Limbo e tutte le anime ch’io vi trovai ne trassi in virtú di queste mie Istimate, cosí a te concedo che ogni anno il dí della morte tua tu vada al purgatorio e tutte le anime de’ tuoi tre Ordini, cioé de’ minori, suore e continenti, et eziandio delli altri che a te saranno istati molto divoti, li quali tu ritroverai, tu ne traghi in virtú delle tue Istimate e menigli alla grolia di paradiso, acciò che tu sei a me conforme nella morte come tu se’ nella vita. — Disparendo dunque questa visione mirabile, dopo grande ispazio e segreto parlare, lasciò nello cuore di sancto Francesco uno ardore eccessivo e fiamma d’amore divino, e nella sua carne lasciò una maravigliosa immagine et orma della passione di Cristo; onde immantanente nelle mani e ne’ piedi di sancto Francesco cominciarono ad apparire i segnali de’ chiovi in quello modo ch’elli avea allora veduto nello corpo di Jesú crocefisso, il quale gli era apparito in ispezie di serafino; e cosí parevano le mani et i piedi chiavellati nello mezzo con chiovi i cui capi erano nelle palme delle mani e nelle piante de’ piedi fuori della carne, e le loro punte riuscivano in sullo dosso delle mani e de’ piedi, intanto che parevano ritorti e ribaditi per modo che infra la ribatitura e ritorcitura loro, la quale riusciva tutta sopra la carne, agevolmente si sarebbe potuto mettere il dito della mano a modo come in uno anello, et i capi de’ chiovi erano tondi e