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Pagina:Antichi monumenti di Siracusa.djvu/37

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per autorità di Nicandro scrivono, che venne chiamata parimente Omotherme, cioè simile ai Bagni. Da Omero fin da’ secoli alti fu appellata la città del Sole, e Cicerone act. VI. in Ver. lib. V. ne assegna la ragione, scrivendo: cujus hic situs, atque haec natura esse loci, coelique dicitur, ut nullus umquam dies tam magna turbulentaque tempestate fuerit, quin aliquo tempore solem ejus diei homines viderent.

Fu abitata Ortigia 320. anni dopo il diluvio, e 2028. avanti Gesù Cristo dagli Etoli, popoli partitisi dall'Eutolia, condotti da Elisa, pronipote di Noè. Si divisero per alcune parti della Sicilia, e vennero chiamati dai Poeti Ciclopi, Lestrigoni, Feaci, e Lotofagi, i quali erano uno stesso popolo. I Feaci si fissarono in Ortigia, stante il mestiere della navigazione. Per la loro gagliardia delle forze, per la robustezza, e altezza straordinaria furon detti ancora Giganti. Poscia vennero i Sicoli, i quali son gli stessi che i Sicani, e dalla Palude Siraca diedero il nome di Siracusa a Ortigia. Fra questo tempo si condussero altre nazioni, per negoziare, come furono i Morghesi, Cretesi, Elimi, Foccesi, Epiroti, Trojani, Sami, e Fenicj, i quali si dispersero per tutta l’isola.

Venne poi nell’anno 758. prima di Gesù Cristo, secondo il Marmo di Oxfort, Archia Co-