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antologia poetica provenzale | 25 |
LOU il THERMIDOR 1.
— Mounté vas, emé toun grand coutèu?
— Coupa de tèsto: siéu bourrèu.
— Mai lou sang a giscla sus ta vesto,
Su ti det: bourrèu, lavo ti man.
— E perquè? Coumence mai deman:
Rèsto encaro à sega tant de tèsto!
— Mounté vas.
— Sies bourrèu! lou sabe — Sies-ti paire?
Un enfan t’a jamai esmougu.
— Sèn’ terni e sènso avè begli,
Fas mouri li-z-enfan e li maire!
IL 9 TERMIDORO.
Dove vai col tuo gran coltello? A tagliar teste, sono carnefice.
— Ma il sangue ha spruzzato sul tuo abito, sulle tue dita, carnefice, lavati le mani. — E perchè? Ricomincio domani. Restano ancora a segarsi tante teste!
Dove vai.....
— Sei carnefice, lo so. Sei padre? Un bambino non t’ha mai commosso? Senza rabbrividire e senza essere ebbro, fai morire i figli e le madri?
- ↑ Questa poesia di Aubanel, scritta anteriormente all’Istituzione del Féllbrige, trovasi nella preziosa raccolta: Li Prouvençalo. Ho mantenuto l’ortografia del tempo. Le differenze sono lievissime.