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Pagina:Antoniani - Educazione christiana dei figliuoli.djvu/175

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SECONDO. 71

valersi della opportunità del tempo, et del luogo.

Hor io non intendo già ridurre le cose a tale estremo che non conceda alcuna ricreatione, etiandio nel giorno della festa, anzi è ella necessaria nella vita nostra, come forse si dirà in altro luogo, ma però la ricreatione ò sia publica, ò sia privata, ricordiamoci ch’ella è medicina, et come tale deve essere presa moderatamente et in modo che non si pregiudichi a maggior bene, cioè all’utilità dell’anima, all’honor di Dio, et alla riverenza, che si deve al giorno, et tempo santo di Domenica, et delle altre festività.

Conclusione delle cose sopradette, circa l’honorar le feste. Cap. LXVI.

E cosa certa, che l’autorità publica, allaquale anchora si appertiene la publica educatione, può far molte utili provisioni, contra gli abusi, et irreverenze, che si fanno ne i giorni festivi, et può in molti modi aiutar la cura, et sollecitudine pastorale de i Vescovi, acciò il tempo dedicato a Dio, si dispensi almeno per la maggior parte, à gloria di Dio, et salute delle anime, et può anchora ordinare per trattenimento della gioventù tali ricreationi publiche, che non contradicano alla pietà christiana, come forsi ci verrà altrove in proposito di dire; ma perche hora parliamo co’l nostro padre di famiglia, ilquale è il primo à gettare i fondamenti della buona educatione, in su la quale si appoggia l’edifitio del publico governo, per tanto una , et più volte gli ricordiamo che à buon’hora avvezzi il fanciullo a gustar delle cose di Dio, et a dilettarsi della buona dispensatione di quel tempo santo, onde cresciuto poi, et tirato dolcemente dalla buona consuetudine, non gli para di vivere quel giorno di festa, che et mattina, et sera non interviene a i divini offitii, et non si dà tutto a Dio. Però lo ritiri da quei luoghi, et da quelle conversationi, che vanno per contrario cammino, dove sono i lacci del Diavolo et le corruttele della gioventù, et lo conduca a i luoghi dove si lauda Iddio, et finalmente imprima nel giovanetto questa ferma opinione, che il giorno di festa è il giorno del Signore, et questo è il maggior guadagno, il maggior diletto, et la maggior contentezza, conservarlo et dispensarlo tutto a gloria del Signore.

Del quarto precetto, honora il padre et la madre tua. Cap. LXVII.

Si disse da principio, che Iddio diede a Moisè i dieci precetti della legge, descritti in due Tavole, nella prima dellequali si contenevano i tre