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Pagina:Antoniani - Educazione christiana dei figliuoli.djvu/225

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SECONDO. 96

altri diritti alle Chiese, et a i Prelati Ecclesiastici, secondo sono obligati; et parimente di quelli che con sottili inganni non pagano i debiti datii, et tributi a i Principi, et magistrati secolari. In somma chi ben considera, vedrà che nelle Città, ne i palagi, et ne i tribunali de’ giudici, per le botteghe de i mercanti, e in mezzo alla maggior frequenza de gli huomini civili, et ben nati, si commettono bene spesso maggiori latrocinii, che nelle selve tra le fiere.

De i rimedii più in particulare, et della diligenza paterna contra questo vitio. Cap. CIV.

Essendo adunque sparso per tutti gli stati, et esercitii de gli huomini questo vitio, mercè del troppo disordinato appetito della roba, tanto che chi ben considera il commun modo di vivere, si vede ogni cosa esser piena di ladronecci, d’inganni et di rubbamenti, senza distintione di cose sacre, o profane. Senza dubbio si deve concedere, che grandi rimedii, et non mediocre diligenza sia necessaria acciò questa peste non si annidi nel petto del nostro bene educato figliuolo. Io mi ricordo haver altre volte udito dire, d’un gran Principe de nostri tempi, molto accorto et che vegliava sopra le cose sue, et per la sua potenza doveva bene esser temuto, et nondimeno era solito dire, in niuna cosa haver trovato maggior difficultà, che in non esser rubato da i suoi minori; tanta è la forza dell’avaritia, et la cupidità di arricchire, che gli huomini si espongono a manifesto pericolo, non solo dell’anima, che se bene è più certo, par più lontano, ma della propria vita; perilche sopramodo fa di mestieri che la buona educatione molto per tempo si adopri, et che il nostro padre di famiglia, et con la persuasione, et co’l buono esempio, provedi di gagliardi ripari, et armi l’animo del figliuolo, in modo che non sia superato da questo horribil mostro. Non cessi adunque di ricordargli, et insegnargli con le opere istesse, a render a ciascuno il suo, a pagar prontamente i creditori, et spetialmente i poveri operarii, et garzoni. Et perche parliamo con nobili, con cittadini, et con artefici, ciascun padre ha da inculcar maggiormente quei precetti che sono più conformi a lo stato del figliuolo, come per cagion di esempio, il nobile ha a detestar l’oppressione de i poveri, ha da persuadere che ne gli offitii publici si amministrino le entrate con somma fede, che i giuditii siano incorrotti, tal che niun prezzo, niun dono, per grande che si fosse, gli torca già mai dalla norma della giustitia; i cittadini hanno ad esser reali nelle mercature grandi, et non introdurre, et mantenere la carestia, con grave danno de i poveri, quelli poi che sono