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TERZO. 168

à farne aperta professione per benefitio commune di tutti che ne haveranno bisogno, perilche con publica autorità, et con riti solenni si dà loro grado, et titolo di esercitar alcuna professione, et sono chiamati Dottori. Et perche in questa parte anchora mi occorre dare alcun ricordo al nostro padre di famiglia, per tanto non sia chi prenda maraviglia, se alquanto mi trattengo in questa consideratione.

Come alcuni poveri giovanetti ingeniosi dovriano essere aiutati. Cap. LXVII.

Se bene di sopra habbiamo detto che i padri poveri, devono applicare i figliuoli loro alle arti manuali, contentandosi della cognitione delle prime lettere, ò d’una sola tintura della Grammatica, sì perche i padri non hanno il modo di far la spesa per tirargli avanti nelle scienze, sì perche si presuppone, che i medesimi figliuoli siano più gagliardi del corpo, che acuti d’intelletto, et per conseguenza più idonei alle fatiche corporali, che à quelle della mente, nondimeno quello che si disse di sopra non è da intendere così indistintamente, ma con qualche limitatione, conciosia che si vede per esperienza non di rado, di luogo molto basso surgere, à guisa d’un fiore da terreno arido, alcuno ingegno pellegrino, dotato dalla natura di gratie straordinarie, onde si comprende, che se fosse cultivato con la disciplina, saria per fare mirabile riuscita. Per tanto deve il padre di famiglia andar considerato, havendo prima per lungo tempo osservato la natura, et gli andamenti del fanciullo. Et cosi come nelle istesse arti mecaniche, potrà essere che il putto habbia naturale inclinatione ad alcuna più nobile, onde non si deve inconsideratamente condurlo al primo artifice che venga tra piedi, cosi parimente dove si scorga nel fanciullo eccellenza d’ingegno, et habilità notabile alle lettere, non è da abbandonarlo per quanto si può, ne à sepelire la gioia nel fango. Et non sarà difficile etiandio al padre idiota far coniettura di quanto si dice, conciosia che uno ingegno vivace manda fuori certe faville, che danno ad intendere, dove più la natura lo chiami. Sogliono questi tali, essendo piccoli fanciulli, andar più volentieri à la scuola, apprendere velocemente quanto si insegna loro, amano i libri, vorriano sempre studiare, stanno attenti quando qualche persona dotta ragiona, imitando con gratia i predicatori, et maestri, et vogliono scrivere, et componere, et per contrario non amano li artifitii vili, et con altri tali