Pagina:Antoniani - Educazione christiana dei figliuoli.djvu/68

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LIBRO

de i peccati proprii, et della negligenza usata in allevar bene i figliuoli. In somma il primo presupposto del padre et madre di famiglia ha da essere, che ogni nostro vero bene depende da Dio, et perciò devono sforzarsi di vivere in sua Santissima gratia, fuggendo i peccati, et frequentando i santi Sacramenti, medicine dell’anima, et secondariamente devono affaticarsi nella cura familiare, et non mangiare il pane ociosamente. Questi son quelli che lo Spirito santo per bocca di David profeta chiama beati quando dice, Beato colui che teme Iddio, et camina nelle sue vie, cioè nell’osservanza de i suoi commandamenti, mangiarai le fatiche delle tue mani. Beato sarai tu, et bene ti avverrà; volendo dire che chiunque teme santamente Dio, havrà da vivere abondantemente, et goderà pacificamente quello che con le proprie fatiche havrà acquistato, et ogni cosa gli succederà prosperamente. Segue il Salmista, la moglie tua sarà come vite feconda nei campi di casa tua. I figli tuoi saranno come germogli d’olive intorno alla tua mensa. Ecco così sarà benedetto l’huomo che teme Dio, cioè colui che per amore et riverenza di Dio si astiene da i peccati, et fa le opre della virtù, et finalmente à questo tale prega il profeta da Dio ogni benedittione et felicità privata, et publica, et lunga vita, si che veda i figliuoli de i suoi figliuoli per lunga successione. Et per tanto concludiamo che i padri, et madri che sono bramosi di haver molti, et buoni figliuoli, et belli, et fruttiferi come rampolli di oliva, devono essi stessi primamente esser buoni christiani, et timorati del Signore, et rendersi capaci di quei favori, et doni che la Maestà sua, etiandio temporalmente, et in questa vita presente, si compiace per gloria sua, di concedere a i veri et humili servi suoi.

Che si deve far oratione à dio per ottener figliuoli. Cap. XXX.

Dice l’Apostolo San Iacomo che ogni gratia, et ogni dono ottimo, et perfetto viene da alto, et descende dal padre de i lumi, Dio Signor nostro. La onde non ha dubbio alcuno che i figliuoli sono dono di Dio, et per tanto non solo il marito, et moglie devono vivere christianamente, et con il santo timor di Dio, come si è detto poco fa, aspettando dalla benignità del Signore i desiderati figliuoli, ma di più devono farne instanza appresso sua divina Maestà, con calde et humili orationi, referendo però sempre ogni cosa alla gloria, et beneplacito suo, imperoche se bene è vero che Iddio tal volta per maggior bene à noi occulto, non vuol concedere figliuoli a i padri et madri, quantunque siano fideli servi suoi, et grati,