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Arripigghiateddu. dim. di arripigghiatu: un po’ ripigliato, riavuto.
Arripìgghiu. s. m. Ripigliamento (A. V. ital. ripiglio). || Pretesto, occasione per fare o non fare una cosa: appiglio, appicco. || Confusione, perturbamento: scompiglio.
Arripinsari. V. ripinsari.
Arripitari. V. arrepitari e suoi derivati.
Arripizzamentu. s. m. Rappezzamento.
Arripizzari. v. a. Racconciar cosa rotta, con pezzi ov’è la rottura, si dice dei panni: rappezzare, ripezzare, rattoppare. || sim. Qualunque cosa malfatta: ripezzare. || Fig. Coprir i difetti o errori d’alcuno: coonestare. || Prender le difese attenuando i falli d’alcuno. || Rappacificare. || Racconciar una cosa mal’andata come si può: rabberciare. || Prov. quannu un povir’omu s’arripezza, pari chi di novu si vistissi: il poco è sempre più del niente, ed il povero è contento di essere rappezzato non potendo aver abito nuovo, e fig. quando alcuno si crede da assai per cosa da nulla: quando il pidocchio casca nella tramoggia e’ si crede essere il mugnajo.
Arripizzata. s. f. L’azione del rappezzare: rappezzata, rattoppata. V. participiu.
Arripizzatedda. dim. Rappezzatina, rattoppatina.
Arripizzatizzu. dim. Mezzo rappezzato.
Arripizzatu. add. Rappezzato, rattoppato. || Rabberciato. || facci arripizzata: in cui sian rimasti i margini del vajuolo: butterata. || nigozii arripizzati: malandati. Sup. arripizzatissimu: rappezzatissimo, rattoppatissimo.
Arripizzatura. s. f. Rappezzamento: rappezzatura, rattoppatura.
Arripizzaturi –tura. verb. Chi o che ripezza: rappezzatore –trice. || Fig. Chi cuopre qualche altrui errore: coonestatore. || Chi supplisce a tempo all’altrui difetto. || Per ciabattino.
Arriplicari. V. riplicari.
Arriposu. V. riposu.
Arriprènniri e Arriprìnniri. v. a. ammonire biasimando: riprendere. P. pass. arriprisu: ripreso.
Arriprisintari. V. riprisintari.
Arriprisu. add. Timido, peritoso (Vigo).
Arripruvari e Arriprubari. V. ripruvari (Damiano) cu dda facci arriprubata: mentitrice.
Arripucciari. v. a. Rubar a poco per volta: rubacchiare.
Arripuddìri. v. intr. Quando gli animali per principio di sopravvegnente indisposizione intristiscono, e non vengon innanzi: indozzare. || Delle galline che cessano di far uova. V. scacari. || Met. arripuddiri pri lu friddu: intormentire. || – pri lu scantu: rappiccinirsi. P. pass. arripuddutu: indozzato. || Intormentito. || Rappiccinito. Da puddu V.
Arripuddutizzu. add. avvil. Alquanto indozzato, scriato.
Arripugnari. V. ripugnari.
Arripuntari. V. puntari e derivati.
Arripurtari. V. ripurtari.
Arripusari e Ripusari. v. intr. Cessar dalla fatica, far prender riposo: riposare. || Dormire: riposare. || Fermarsi, restare. || Aver fidanza: riposarsi sopra alcuno. || Star in ozio per mancanza di affari. || Detto di terre, lasciarle per alcun anno senza cultura, perchè si riabbiano: rimaner sode. || Detto di cose da mangiare: stagionare, maturare. || v. a. Far riposare: riposare. P. pass. arripusatu: riposato. || Fermato, restato. || Stagionato, maturato.
Arripusata e Ripusata. s. f. Riposo: riposata.
Arripusatamenti. avv. Riposatamente.
Arripusatedda e Ripusatedda. dim. Riposatina. V. participiu.
Arripusateddu. add. dim. Riposatino. || Oziosetto.
Arripusatizzu e Ripusatizzu. add. fig. Che è stato molto in riposo. || Perdigiorno: scioperone.
Arripusatu e Ripusatu. add. Riposato. || Detto di scala, che ha i gradini bassi e larghi: agevole. || terra arripusata: soda. || Sta per l’avv. riposatamente. || matrimoniu arripusatu, detto ad uomo pigro: poltroncione.
Arriputari. V. riputari.
Arriquasamentu. s. m. Rincalzamento.
Arriquasari. v. a. Metter attorno alle piante terra per fortificarle: rincalzare.
Arriquasata. s. f. Rincalzata.
Arriquasatedda. dim. Rincalzatina.
Arriquasatu. add. Rincalzato. || Fig. detto di uomo da povero divenuto ricco: rifatto (tal senso ha nel proverbio Toscano villan rifatto).
Arriquasatura s. f. Rincalzamento: rincalzatura.
Arriquatrari. V. riquatrari.
Arrisaccamentu. s. m. Rinsaccamento.
Arrisaccari. v. a. Scuotere e rimbalzar sulla sella andando a cavallo: rinsaccare. || Per sim. muovere e agitar una cosa violentemente, e con moto interrotto, sicchè ella brandisca e si scommova: discuotere, squassare e rinsaccare. || Commuoversi per subita paura: rimescolarsi. P. pass. arrisaccatu: rinsaccato. || Squassato. || Rimescolato.
Arrisaccatizzu. add. freq. Mezzo scosso, rinsaccato, rimescolato.
Arrisaccuni. s. m. Riscotimento violento: squasso. || Forte agitazione d’animo e di corpo per improvvisa paura: scossone.
Arrisaltari. V. risaltari.
Arrisarcìri. V. risarcìri.
Arrisautari. V. risaltari.
Arrisautu. V. risaltu.
Arrisbigghiamentu. s. m. Svegliamento, risvegliamento.
Arrisbigghiari, Arrispigghiari e Arrispigliari. v. a. Romper il sonno del tutto per non più dormire: svegliare, svegghiare, risvegliare. || Quando lo svegliare non è completo si dice meglio: destare. || Met. Render attento e operativo: svegliare. || Nell’intr. pass. usasi meglio destarsi che indica lo svegliarsi da sè. || Detto delle piante, semi ecc. quando cominciano a dar segno di vegetazione: risentirsi (Pal. Voc. Met.). || Prov. arrisbigghiari lu cani chi dormi: destare il cane che dorme. P. pass. arrisbigghiatu, arrispigghiatu e arrispigliatu: svegliato, risvegliato. || Destato. || Risentito.
Arrisbigghiarinu e Arrispigghiarinu. s. m. Squilla degli orioli che suona per risvegliare: sveglia, svegliarino.
Arrisbigghiateddu e Arrispigghiateddu. add. dim. Un po’ desto. || Detto d’ingegno vivace: un po’ svegliato.