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TER — 1025 — TER


Testa. s.f. La parte del corpo dal collo in su: capo. || La parte anteriore del capo, dov’è la fronte: testa. || Persona: testa. || Intelletto, ingegno: testa. || Estremità della lunghezza di qual si voglia cosa, come testa del ponte, della tavola ecc.: testa. || Qualunque estremità rotonda delle ossa: testa. || Ogni bestia, trattandosi di gregge, di armento: capi di bestie. || T. mil. La parte della schiera che marcia avanti: la testa. || Per grasta V. || Vita: testa, capo. || Capellatura: testa. || Parte superiore: capo. || Regolatore, governatore, principale: capo. || – curunata, re: testa coronata. || – di chiovu, di spingula, la estremità grossa e piatta del chiodo, degli spilli: capocchia. || – d’agghia, tutto l’aglio tolte le fronde: capo di aglio. || – di cipudda, di cavulu cappucciu ecc. la parte che fa da capo. || – di vinu: ubriacone. || – di ferru, persona supposta che agisce apparentemente in suo nome, ma in verità per altri. || – di sapienza, sapientissimo. E per ironia il contrario. || – pirciata, di chi ha pretensione o passione per chicchessia: che ha il baco. || – cotta a lu suli o di zuccu, dicesi dei contadini rozzi e incapaci di apprendere o riflettere: scorzone, durone (Tomm. D.). – bannita, fuorbandito. || – di servu di Diu, ostinato, duro, incocciato nella sua opinione, come sono coloro che si dicono servi di Dio: testereccio, testa secca. || – sicca, si dice a chi dorme poco. || – munnata, calvo: zuccone. || – caura, chi è pronto e ardito, chi professa tutto ciò che vi ha di arrischiato: testa calda. || – giusta o quadra, uomo avveduto, che apprende ed opera con senno: testa quadra (Giuliani), testa esperta. || – fausa, che fa o vede le cose al rovescio: cervel balzano, cervellino. || – lèggia, di poco intendimento: balordo, smemorato. || – càrrica, grave di sonno, o di vino, o per altra malattia. || – chi fuma, collera, stizza. || – di turcu, spezie di dolciume fatto di pasta tenera, cialda a foggia di turbante. || – di l’acqua, polla, vena, scaturiggine: capo dell’acqua. || – di la matrici. T. fond. di caratt. La parte della matrice del carattere opposta al piede: testa della matrice (Car. Voc. Met.). || – svintata o ad ichisi, dicesi di chi è inconsiderato: capo sventato, capo a’ grilli. || – ’ntall’aria, contrario di posato; smemorato. O stravagante, di poco senno: cervellino. || – di ruvulu o dura, caparbio ostinato: testa secca. || – di lu libbru, la parte estrema superiore del libro: testata superiore (Car. Voc. Met.). || – di lu lettu, la parte del letto dove è il capezzale: capo del letto. || – di quagghia. T. bot. Sorta di pianta. Martynia proboscidea. || – stramma, cervel balzano: testa balzana. || cu la so testa, posto avv., a solo a solo: testa testa, testa per testa. || iri cu la testa dritta o all’aria, procedere con fasto: andare colla testa alta. || nun aviri cchiù testa, essere sbalordito, smemorato per troppo affaticar il capo: non aver più testa. || senza testa, giovane allegro e sollazzevole: capo ameno. O stravagante e strano: testa balzana. Vale anche smemorato. || nun aviri testa, essere preoccupato da non potere porre mente a checchessia. Vale anche, non esser buono a nulla: non sapere dove uno s’abbia la testa. || chi testa chi hai! per dirgli come sei ostinato, o stordito. || a testa appuzzuni, col capo all’ingiù: a tomo (Pauli). || rumpiri la testa, importunare: romper il capo a uno. || a chi l’aviti pri la testa, a chi l’aviti pri la cuda, dicesi di chi è volubile, non fermo nei suoi propositi. || dari ’ntesta a unu, ucciderlo: dare in capo. E fig., abbattere, rintuzzare, e simile: dare in testa. || Si dice pure de’ liquori spiritosi che esercitan la loro azione nel cervello: dar al o nel capo. || darisi o sbattirisi la testa pri li mura, disperarsi: batter il capo nel muro, darsi alle bertucce, darsi a beco (Lori). Vale anche confondersi, sbigottirsi. || fari testi e tarchi, fare fracasso, metter a rovina, far di tutto: far ferro e fuoco. || passaricci pri testa, pensare, andare per la fantasia. Vale anche ricordarsi. || E si dice anche per inventare una nuova, o altro simile: cavarsi di capo alcuna cosa. || nun si putiri arraspari la testa, esser affaccendatissimo: non aver tempo da respirare. || arristari o turnari cu la testa rutta, averne la peggio, essere perdente: andare o ritornare col capo rotto. || corpu di testa, atto da caparbio: caponeria. || a testa di pecura, dicesi di germoglio a 4 o 5 dita d’altezza. || calari la testa, dir di sì: chinar la testa. || fari mettiri la testa ad unu unni cci havi li pedi, umiliarlo, avvilirlo, ucciderlo. || livari d’in testa ’na cosa, abbandonare il pensiero: cavarsi di capo una cosa. || tantu a testa, tanto a persona: tanto per testa. || bedda testa! ingegno, culto, savio. || essiri o mittirisi a la testa, primeggiare: essere o mettersi alla testa. || mittirisi ’n testa ’na cosa, crederla a diritto o torto: mettersi nella testa. O proporsi di farla: porsi in cuore, mettersi in capo. || mittirisi ’n testa di fari ecc., voler ostinatamente: ficcarsi o cacciarsi in testa o in capo o nel capo, incaparsi di... || mittirisi ’n testa ca ecc.: incaparsi che.... || iri a li testi testi, aver che fare coi primari. || a li testi testi, posto avv. vale da’ capi, da’ primi. || caminaricci la testa, o essiri di testa, esser abile, ingegnoso, savio, destro. || di una, di dui, di tri testi ecc., presso i vasellai, determina la grandezza e la capacità di pignatte, tegami ecc. || fumari la testa, aver cruccio: marinare. || avia ’n testa di fari ’na cosa, aver voglia, aver in pensiero di fare checchessia: aver in testa di fare checchessia. || mettiti ’n testa, credi pure, fa conto, e simile, modo di persuader altrui. || pri la testa sua, per la sua testardaggine: per suo capo son morti ecc. (Storia di Rinaldino). || vuliri fari la so testa, voler fare secondo il proprio volere ostinatamente: voler essere di sua testa, voler fare di suo capo. || mettiri la testa a postu o a partitu, industriarsi mettersi al dovere: metter il capo a partito, metter il cervello a bottega. || fari testa, opporsi, resistere: far testa. || nun sapiri unni darisi la testa, non sapere a chi ricorrere: non saper dove battere il capo. || veniri ’n testa: saltare in capo, venire all’idea, venir al pensiero o in mente. p. e. mi vinni ’n testa ca tu nun mi vulivi: