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BIF — 121 — BIR


Bifaràru. s. m. Suonator di piffero: pifferatore, pifferaro, piffero.

Bifaredda. s. dim. di bifara: pifferina.

Biffa. s. f. T. agrim. Pertica che si pianta in terra, con in cima un oggetto o scopo bianco onde poterlo vedere in distanza, serve ad allineare: biffa.

Biffiari. V. triziari.

Biformi. add. Di due forme: biforme. (Mort.).

Bifurcu. s. m. Scellerato, furfante, degno di forca: impiccato, capestro.

Bigghiarderi e Bigliarderi. s. m. Colui che tiene o presiede al bigliardo: bigliardiere.

Bigghiardu e Bigliardu. s. m. Giuoco noto: bigliardo, trucco in tavola. || La tavola stessa acconcia al giuoco: bigliardo.

Bigghiettu e Bigliettu. V. vigghiettu.

Bigghiolu. V. bugghiolu.

Bìggiu. s. m. Colore simile al cenerognolo: bigio.

Bigotta. s. f. di bigottu: bigotta. || T. mar. pl. Son pezzi di legno, piatti, lisci, scantonati, larghi quanto è grosso un bertoccio e servono a tener vicine le fila della trozza: scolette, bigotte. (Car. Voc. Met.).

Bigottu. s. m. Che bada alle minute pratiche del culto, non sempre con vera pietà: bigotto. È d’uso, benchè puzzi di gallicismo.

Bigurdu. s. m. Asta, arme offensiva: bigordo, bagordo.

Biguttarìa. s. f. L’esser bigotto: bigotteria. (Sa di Francese, ma è d’uso).

Biguttismu. V. biguttaria.

Bilanceri. s. m. Asta lunghissima e pesante che i funamboli tengono in mano nel mezzo onde mantenersi in equilibrio: bilanciere.

Bilanciamentu. s. m. Ponderamento.

Bilanciari. v. intr. Considerare, esaminare tritamente: ponderare. P. pass. bilanciatu: ponderato. Tolta l’idea dalla bilancia quasi si avesse pesato prima ogni partito.

Bilancinu. s. m. Quella parte del calesso a cui si attaccano le tirelle del cavallo di fuori delle stanghe: bilancina, bilancino.

Bilanciu. s. m. Pareggiamento, comparazione: bilancio. || Ristretto di conti: bilancio.

Bilanza. V. valanza e derivati.

Bilazza. pegg. di bili.

Bili. s. f. Uno degli umori che si genera nel fegato: bile. || Collera: bile.

Biliariu. add. Che contiene la bile, e si dice della vescichetta del fiele: biliario.

Bilici, Bilicia. V. valiggia.

Biliciaru. V. valiggiaru.

Biliuni. s. m. T. arit. Mille milioni: bilione.

Biliusu. add. Da bili, quegli in cui soverchia la bile: bilioso. || Adiroso, collerico: bilioso.

Billaccuni. s. m. Vela triangolare che si usa sui bastimenti latini a guisa degli stragli delle navi d’alto bordo: pollaccone.

Billafii. V. millafii.

Billettu. V. rossettu o conzu.

Billi-balli. Voce scherzosa per dire carezze, moine: billi-billi, fichi.

Billizza. V. biddizza.

Biltri. Dicesi per ischerno ad uomo vile e da nulla.

Bimestri. add. Spazio di due mesi: bimestre.

Binda. V. renna. || V. lenza. || V. binna.

Binidichi! Esclamazione con che s’esprime dovizia, copia, salute ecc. come dire: Dio la benedica, la prosperi, buon pro, ecc.

Binidìciri. v. a. Pregar bene da Dio cosa o persona, ciò che per lo più si fa alzando la mano e facendo croci: benedire. || Di cosa che ci sia cara diciamo: lu Signuri la binidica: Dio la benedica, la prosperi. || Prov. tanti manu Diu li binidissi, o tanti manu Diu li binidici, ma no ’nta lu me’ piattu. Il primo significa che in molti si può riescir meglio a chicchessia, il secondo iron. dice che la moltitudine è buona a certe cose non ad altre: gente assai, fanno assai, ma mangian troppo. || vossia binidica: l’inferiore dice al superiore, la religione viene in soccorso dell’aristocrazia, facendo credere al servo che il padrone può benedirlo, per nessun’altra autorità che quella de’ danari. || lu Signuri ti binidica o binidittu è la risposta del superiore: sii benedetto. || binidiciri ’na cosa ad unu, concedergliela di buon grado, o non ridomandargliela se prestata: benedire una cosa ad alcuno. || mannari a unu a farisi binidiciri: mandar uno a farsi benedire, modo di scacciar alcuno, sdegnato. || jrisi a fari binidiciri: andar in perdizione, consumarsi: andar a farsi benedire. P. pass. binidittu: benedetto.

Biniditta lassativa. s. f. Sorta di lattovaro: benedetta lassitiva. || Sorta di erba della famiglia delle rose, detta anco ambretta: benedetta.

Binidizioni. s. f. L’atto del benedire: benedizione.

Binignari. V. benignari.

Binivulenza e Binivulenzia. V. benevolenza.

Binna. s. f. T. mar. Striscia di tela cucita nella vela parallelamente alla sua testata: binda.

Biòttu. V. bigottu.

Bippita. V. vippita.

Birba. s. f. Allegria, gioja, passatempo ecc: chiasso, conia. || fari la birba: far il chiasso, la conia, darsi buon tempo.

Birbantarìa. s. f. Azione indegna: birbanteria, birbonata.

Birbantata. s. f. Opera da birbo: birbata.

Birbanteddu. s. f. dim. e vezz. di birbanti: birbonello.

Birbanti. s. m. Chi non conosce onestà nè decoro, che fa scroccherie, bindolerie: birbante. || birbanti cull’ordini, matricolato: furbo in chermisì.

Birbantiscu. add. Da birbanti: birbesco, birbantesco (Sacc.). || a la birbantisca, modo avv., a mo’ di birbante: alla birbante, birbescamente.

Birbantòlu. s. m. Alquanto birbante.

Birbantunazzu. pegg. di birbantuni: birbaccione.

Birbantuni. s. m. accr. di birbanti: birbone.

Birbaria. V. birbantaria.

Birbazza. s. f. accr. di birba, ossia chiasso più lungo, più forte: chiassata.

Birbiari. v. intr. Far il chiasso, la conia: schiassare.

Birbicedda. s. f. dim. di birba: chiassino.

Birbina. V. verbena.

Birbitati. V. birbantaria.

Birbu. V. birbanti: birbo.

Birbuni. V. birbantuni.

Bircunaria. V. briccunaria.

Bircuni. V. briccuni e derivati.