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PAC — 683 — PAG


avv.: in pace. || ’n santa paci, con agio, in buona pace: in santa pace. || cu bona paci, con grazia o soddisfazione di alcuno: con buona pace di alcuno. || mittirisi lu cori ’m paci, o darisi paci, acquetarsi, rassegnarsi: metter o riporre l’animo in pace, darsi pace. || nun si putiri dari paci, sopportar male, non poter soffrire, non acquietarsi: ingozzar male, non portare alcuna cosa in pace. || pigghiari ’na cosa in santa paci, sopportarla senza rammarico: pigliar o portar una cosa in santa pace. || essiri omu di paci, pacifico: esser di pace o tutto pace. || Prov. la paci di lu cori vali cchiù di li ricchizzi di lu munnu, è chiaro. || è megghiu la paci ’ntra li viddani, chi la guerra ’ntra li gentilomini, in ogni modo la pace val più della guerra: è meglio la pace de’ villani, che la guerra de’ cittadini. || tintu cu’ cerca paci e trova affanni! tristo davvero! || quannu vinciri nun poi cerca la paci, del cattivo cerca il meno. || megghiu pani sulu cu la paci, ca pirnici e faciani cu la guerra, gran cosa è la pace, e l’Italia nostra ne ha bisogno. Un prov. toscano dice che: della pace ognun ne gode, ed è verissimo. || la paci è fruttu di la guerra: chi fa buona guerra ha buona pace; ma significa anco che dopo la guerra ne vien la pace.

Pacienza. V. pacenza.

Pacificabbili. add. Da potersi pacificare: pacificabile.

Pacificamenti. avv. In modo pacifico: pacificamente.

Pacificamentu. s. m. L’atto del pacificare o pacificarsi: pacificamento.

Pacificari. v. a. Far fare o metter pace: pacificare. || rifl. a. Pacificarsi. P. pass. pacificatu: pacificato.

Pacificata. V. pacificamentu.

Pacificateddu. dim. di pacificatu.

Pacificatu. add. Che ha fatto pace: pacificato.

Pacificaturi. V. paceri: pacificatore.

Pacificazzioni. s. f. Il pacificar o pacificarsi: pacificazione.

Pacìficu. add. Di pace, quieto: pacìfico. || Uomo pacifico e di buona natura: pacione, e al fem. paciona. || avv. Pacificamente. Sup. pacifichissimu: pacifichissimo. || Prov. l’omu pacificu è ben vulutu, ciò è vero.

Pacificuni. accr. di pacificu, uomo che molto ama la pace: pacione (Giusti).

Pacìnzia V. pacenzia. In S. Cataldo.

Pacinziusamenti. avv. Con pazienza: pazientemente.

Pacinziuseddu. dim. di pacinziusu.

Pacinziusu. add. Che ha pazienza: paziente. || Per pacinziusamenti. V. || Prov. beatu lu poviru pacinziusu: chi ha pazienza ha gloria. Sup. pacinziusissimu: pazientissimo.

Paciorca. add. Che opera all’impazzata: ciaccione.

Paciòrnia. s. f. Riconciliazione amichevole, fra persone corrucciate per poco: paciozza. || Sofferenza, rassegnazione alle altrui stravaganze: tolleranza.|| Soverchia lentezza: pigrizia, agiatezza. || vinirisinni cu la sò paciornia: venirne a suo bell’agio.

Padalinu. Metatesi di paladinu V.

Padda. V. badda. (D. B.).

Padedda. s. f. Amese da cucina, con manico, ad uso di friggere: padella.

Padiddaru. s. m. Chi fa o vende padelle: padellajo, padellaro.

Padiddata. s. f. Quantità di roba che in una volta si cuoce nella padella: padellata. || Colpo di padella.

Padiddatedda. dim. di padiddata.

Padiddatuna. accr. di padiddata.

Padiddazza. pegg. e accr. di padedda: padellaccia (in Firenze).

Padidduna. accr. di padedda: padellone.

Padidduzza. dim. Padelletta, padellina, padellino, padellotto.

Padigghiuni. V. pavigghiuni e derivati.

Padiri. V. appodiri.

Paduanu. s. m. e add. Sorta di panno: padovano. Da Padova città della nostra penisola.

Padunera. V. sacchetta.

Pàfara. s. f. Naso schiacciato: camuso. (Biundi).

Pafaruttata. V. vrudacchiata.

Pàffiti. V. pànfiti.

Paffuteddu. dim. di paffutu: paffutello.

Paffutizza. s. f. Qualità di chi è paffuto: paffutezza.

Paffutu. add. Grassotto, carnacciuto: paffuto.

Paga. s. f. Pagamento di determinata quantità di moneta da retribuirsi: paga. || aviri tutta paga o essiri a tutta paga, aver la paga intera anco per un servizio temporaneo: avere tutta paga o essere a tutta paga. || mala paga, gastigo, pena: mala paga. || paga morta, chi tira lo stipendio senza far nulla: paga morta. || tirari la paga, ricever la paga: tirar la paga. || Prov. quali è la paga tali è la pittura, secondo il merito, la paga; o secondo l’offesa, la risposta: secondo la paga il lavoro. || paga è anche la femina del pavone: pavonessa, pagonessa.

Pagabbili. add. Da pagarsi: pagabile. Sup. pagabbilissimu: pagabilissimo.

Pagamentu. s. m. L’atto del pagare: pagamento. || La cosa che si dà per paga; ricompensa: pagamento. || a pagamentu, non gratis: a pago, o come uso Boccaccio anche: a prezzo.

Pagaminteddu, Pagamintuzzu. dim. di pagamentu.

Paganamenti. avv. A mo’ de’ pagani: paganamente.

Paganìsimu. s. m. La religione de’ pagani, universalità de’ pagani: paganèsimo.

Paganu. add. e sost. Che è della religione o nazione pagana: pagano.

Pagari. v. a. Dar il prezzo di che ad atlri si è tenuto, saldar i debiti: pagare. || Castigare, punire, vendicarsi: pagare. || rifl. a. Prender da sè quello che altri deve: pagarsi. || pagari di bona o di mala munita, corrisponder bene o male all’altrui servigio o beneficio: pagar di buona o di mala moneta. || pagari ’n cuntanti pagar in moneta effettiva, e fig. far pronta vendetta: pagar di contante. || – di vacanti chinu, dicesi di checchessia che si paghi senza averne avuto prò. || – cu la gnuttica, pagar molto. || nun si pò o nun s’abbasta a pagari, dicesi di cosa superiore a ogni prezzo: essere o aver cosa che non si possa pagare, non aver