Pagina:Antonino Traina - Nuovo vocabolario siciliano-italiano.pdf/741

Da Wikisource.
PIA — 723 — PIA

del libro: plancia (Car. Voc. Met.). || Piastra di metallo ove sopra vi sian incise figure o altro: stampa, rame, piastra cesellata. || Carta su cui vi siano stampate figure o altro: stampa, imagine. || T. mar. Dado concavo raccomandato con un cojo alla palma della mano del veleggiatore, ad uso di anello da cucire: palmeto (Pitrè). (Sp. plancha: lamina di ferro. Fr. planche: rame, stampa ne’ sensi sopra detti).

Piancietta. V. piancitedda.

Pianciola. s. f. Filacciche spalmate di ungeento per le piaghe: pezza.

Piancitedda, Piancittedda, Piancittina. dim. di piancia: piastretta. || Stampettina, imaginetta.

Pianella. V. tappina.

Pianeta. s. m. Globo che gira intorno al sole: pianeta. || s. f. Certo paramento che porta il prete, sopra gli altri nel dir la messa: pianeta.

Piangenti. add. Che piange, si dice di certe statue di mausolei, e di certi salici: piangente.

Piàngiri. (Pasq.). V. chianciri.

Pianta. V. chianta. || Lo spazio dove posa l’edifizio, il piano di esso: pianta. || di pianta, dal principio: di pianta. Detto di bugia vale del tutto, cioè senza appoggio o fondamento di vero: inventar di sana pianta. || Disegno del piano di una casa, un giardino, un paese ecc: pianta. || T. scher. V. guardia § 11.

Piantatu. V. chiantatu e simili. || ben piantatu, ben fatto; Giusti: di que’ piedi diritti e ben piantati.

Pianticedda. dim. di pianta: pianticella, pianterella.

Piantimi. || V. chiantimi. || essiri di la chiantimi, essere del numero, della criocca.

Piantu. V. chiantu.

Piantumaju. (An. Cat.) s. m. T. agr. Terreno dove si trapiantano le pianticelle tratte dal semenzajo: piantonaja, piantonajo.

Piantuni. s. m. Soldato che si mette senza archibugio in un luogo per guardare o che: piantone. || di piantuni, fermo ove che sia: di piantone.

Pianu. V. chianu. || I diversi ordini nei quali si divide l’altezza delle case: piano. || Disegno, progetto di una impresa: piano. || Superficie di un corpo rispetto alla posizione più o meno inclinata: piano. || T. tip. Asse di legno o metallo quadrangolare, fermata orizzontalmente alla inferiore estremità della vite: piano.

Pianu. add. Che ha nella superficie egualità in ogni sua parte: piano. || Orizzontale: piano. || Chiaro, intelligibile: piano. || ’m pianu, orizzontalmente: in piano. Sup. pianissimu: pianissimo.

Pianu. avv. Contrario di forte, senza rumore: piano. || Adagio: piano. || Formola usata da chi non ha finito di parlare, o da chi vuol minacciare, avvertire o ripigliarsi, o far sospendere il discorso altrui: piano. Sup. pianissimu: pianissimo.

Pianuforti. s. m. Strumento musicale a tasti di varie forme: pianoforte.

Piastra. s. f. Ferro o altro metallo ridotto a sottigliezza: piastra. || Sorta di moneta d’argento equivalente a cinque lire: piastra. || T. magn. La lastra di ferro dove son incastrati gli altri pezzi della serratura: piastra.

Piastrella. s. f. Que’ sassi di cui si servono i ragazzi per giocare invece delle pallottole: piastrelle.

Piastricedda. dim. di piastra: piastrella.

Piastruna. accr. di piastra (Pasq.).

Piatà, Piatati. V. pietà (A. V. ital. piatà. Favole di Esopo; e piatate, Pucciandone Martelli).

Piatiari. v. intr. Aver compassione: compassionare. || rifl. pass. Lamentarsi, rammaricarsi: dolersi.

Piattu. V. pitanza. || T. past. Disco di rame bucherato per dove esce la pasta cacciata dallo strettojo, sonvene di diverse guise, secondo la forma che deve avere la pasta: stampa (Car. Voc. Met.). || – di pernu: stampa ad anima. || V. anco piattu.

Piattaforma. s. f. T. di fortificazione. Ammassamento di terra fatto sopra la cortina, per collocarvi cannoni: piattaforma. || Ciò che è costruito a retta linea nel piano orizzontale, e che col cannone rade la linea delle difensioni: piattaforma. || T. mar. Piano d’assi che si fa a diverse altezze intorno a un bastimento in cantiere per comodo dei lavoratori: piattaforma.

Piattarìa. s. f. Quantità o assortimento di piatti: piatterìa. || La bottega ove si vendon piatti.

Piattaru. s. m. Chi fa o vende piatti: piattajo.

Piattazzu. pegg. di piattu: piattaccio (in Firenze).

Piatteddu. (An. Cat.) dim. di piattu: piattello.

Piattera. s. f. Arnese dove si tengon le stoviglie: rastrelliera.

Piattiari. v. intr. Si dice delle lame di arme da taglio, quando, contro voglia di chi dà piattonate, accidentalmente fan sangue. || att. Riferire checchessia non del tutto e apertamente, ma a poco a poco per non recar molta impressione: palliare.

Piatticeddu. dim. di piattu: piattello, piattino, piattellino. (pl. piatticedda e piatticeddi). || farisi li piatticedda, accordarsi di nascosto per macchinar checchessia: far combriccola. || piatticeddu cupputu: scodellino.

Piattidduzzu. dim. di piatteddu: piattellino, piattelletto.

Piattigghiu. s. m. Piatto di argento, piccolo.

Piattineddu. dim. di piattinu.

Piattinu. dim. di piattu: piattino. (pl. piattina e piattini). || Vivande che si servono tra l’un servito e l’altro: intramesso, tornagusto. || Quello su cui posa la chicchera o la tazza: piattino. || In pl. due dischi di metallo concavi che si battono per far suono nella banda: piatti, piatti turchi. || piattinu di l’attizzaturi: vassojo o piattello delle smoccolature.

Piattu. s. m. In generale quel vaso piano con cui si portano le vivande: piatto; e quello più usuale nel servizio delle mense, e meno fondo: tondo. (pl. piatta o piatti: piatti). || – di suppa: scodella. || T. gioc. Quello in cui si metton i danari del giuoco, o i segni: piattino. || Appannaggio, assegnamento che si fa altrui: piatto. || La provvisione del vitto: piatto. || La vivanda che è nel piatto: piatto. || Vivanda, pietanza: piatto. || – muntatu. V. cumpustera. || – di rinforzu. V. piattinu al § 2. || – di l’attizzaturi. V. piattinu, § 5. || La bocca larga