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del libro: plancia (Car. Voc. Met.). || Piastra di metallo ove sopra vi sian incise figure o altro: stampa, rame, piastra cesellata. || Carta su cui vi siano stampate figure o altro: stampa, imagine. || T. mar. Dado concavo raccomandato con un cojo alla palma della mano del veleggiatore, ad uso di anello da cucire: palmeto (Pitrè). (Sp. plancha: lamina di ferro. Fr. planche: rame, stampa ne’ sensi sopra detti).
Piancietta. V. piancitedda.
Pianciola. s. f. Filacciche spalmate di ungeento per le piaghe: pezza.
Piancitedda, Piancittedda, Piancittina. dim. di piancia: piastretta. || Stampettina, imaginetta.
Pianella. V. tappina.
Pianeta. s. m. Globo che gira intorno al sole: pianeta. || s. f. Certo paramento che porta il prete, sopra gli altri nel dir la messa: pianeta.
Piangenti. add. Che piange, si dice di certe statue di mausolei, e di certi salici: piangente.
Piàngiri. (Pasq.). V. chianciri.
Pianta. V. chianta. || Lo spazio dove posa l’edifizio, il piano di esso: pianta. || di pianta, dal principio: di pianta. Detto di bugia vale del tutto, cioè senza appoggio o fondamento di vero: inventar di sana pianta. || Disegno del piano di una casa, un giardino, un paese ecc: pianta. || T. scher. V. guardia § 11.
Piantatu. V. chiantatu e simili. || ben piantatu, ben fatto; Giusti: di que’ piedi diritti e ben piantati.
Pianticedda. dim. di pianta: pianticella, pianterella.
Piantimi. || V. chiantimi. || essiri di la chiantimi, essere del numero, della criocca.
Piantu. V. chiantu.
Piantumaju. (An. Cat.) s. m. T. agr. Terreno dove si trapiantano le pianticelle tratte dal semenzajo: piantonaja, piantonajo.
Piantuni. s. m. Soldato che si mette senza archibugio in un luogo per guardare o che: piantone. || di piantuni, fermo ove che sia: di piantone.
Pianu. V. chianu. || I diversi ordini nei quali si divide l’altezza delle case: piano. || Disegno, progetto di una impresa: piano. || Superficie di un corpo rispetto alla posizione più o meno inclinata: piano. || T. tip. Asse di legno o metallo quadrangolare, fermata orizzontalmente alla inferiore estremità della vite: piano.
Pianu. add. Che ha nella superficie egualità in ogni sua parte: piano. || Orizzontale: piano. || Chiaro, intelligibile: piano. || ’m pianu, orizzontalmente: in piano. Sup. pianissimu: pianissimo.
Pianu. avv. Contrario di forte, senza rumore: piano. || Adagio: piano. || Formola usata da chi non ha finito di parlare, o da chi vuol minacciare, avvertire o ripigliarsi, o far sospendere il discorso altrui: piano. Sup. pianissimu: pianissimo.
Pianuforti. s. m. Strumento musicale a tasti di varie forme: pianoforte.
Piastra. s. f. Ferro o altro metallo ridotto a sottigliezza: piastra. || Sorta di moneta d’argento equivalente a cinque lire: piastra. || T. magn. La lastra di ferro dove son incastrati gli altri pezzi della serratura: piastra.
Piastrella. s. f. Que’ sassi di cui si servono i ragazzi per giocare invece delle pallottole: piastrelle.
Piastricedda. dim. di piastra: piastrella.
Piastruna. accr. di piastra (Pasq.).
Piatà, Piatati. V. pietà (A. V. ital. piatà. Favole di Esopo; e piatate, Pucciandone Martelli).
Piatiari. v. intr. Aver compassione: compassionare. || rifl. pass. Lamentarsi, rammaricarsi: dolersi.
Piattu. V. pitanza. || T. past. Disco di rame bucherato per dove esce la pasta cacciata dallo strettojo, sonvene di diverse guise, secondo la forma che deve avere la pasta: stampa (Car. Voc. Met.). || – di pernu: stampa ad anima. || V. anco piattu.
Piattaforma. s. f. T. di fortificazione. Ammassamento di terra fatto sopra la cortina, per collocarvi cannoni: piattaforma. || Ciò che è costruito a retta linea nel piano orizzontale, e che col cannone rade la linea delle difensioni: piattaforma. || T. mar. Piano d’assi che si fa a diverse altezze intorno a un bastimento in cantiere per comodo dei lavoratori: piattaforma.
Piattarìa. s. f. Quantità o assortimento di piatti: piatterìa. || La bottega ove si vendon piatti.
Piattaru. s. m. Chi fa o vende piatti: piattajo.
Piattazzu. pegg. di piattu: piattaccio (in Firenze).
Piatteddu. (An. Cat.) dim. di piattu: piattello.
Piattera. s. f. Arnese dove si tengon le stoviglie: rastrelliera.
Piattiari. v. intr. Si dice delle lame di arme da taglio, quando, contro voglia di chi dà piattonate, accidentalmente fan sangue. || att. Riferire checchessia non del tutto e apertamente, ma a poco a poco per non recar molta impressione: palliare.
Piatticeddu. dim. di piattu: piattello, piattino, piattellino. (pl. piatticedda e piatticeddi). || farisi li piatticedda, accordarsi di nascosto per macchinar checchessia: far combriccola. || piatticeddu cupputu: scodellino.
Piattidduzzu. dim. di piatteddu: piattellino, piattelletto.
Piattigghiu. s. m. Piatto di argento, piccolo.
Piattineddu. dim. di piattinu.
Piattinu. dim. di piattu: piattino. (pl. piattina e piattini). || Vivande che si servono tra l’un servito e l’altro: intramesso, tornagusto. || Quello su cui posa la chicchera o la tazza: piattino. || In pl. due dischi di metallo concavi che si battono per far suono nella banda: piatti, piatti turchi. || piattinu di l’attizzaturi: vassojo o piattello delle smoccolature.
Piattu. s. m. In generale quel vaso piano con cui si portano le vivande: piatto; e quello più usuale nel servizio delle mense, e meno fondo: tondo. (pl. piatta o piatti: piatti). || – di suppa: scodella. || T. gioc. Quello in cui si metton i danari del giuoco, o i segni: piattino. || Appannaggio, assegnamento che si fa altrui: piatto. || La provvisione del vitto: piatto. || La vivanda che è nel piatto: piatto. || Vivanda, pietanza: piatto. || – muntatu. V. cumpustera. || – di rinforzu. V. piattinu al § 2. || – di l’attizzaturi. V. piattinu, § 5. || La bocca larga