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nare di nuovo: rimandare. || Rendere altrui checchessia mandandoglielo: rimandare. || Recere, vomitare: rimandare. P. pass. rimannatu;: rimandato.

Rimannu. s. m. T. del giuoco della palla. Il tornar a mandare una palla non ben mandata la prima volta: rimando. || di rimannu, posto avv., vale di ritorno, da capo: di rimando.

Rimarcabbili. add. Degno d’esser notato: notabile.

Rimarcari. v. a. Prender cognizione di una cosa, por mente: notare. || V. marcari. P. pass. rimarcatu: notato.

Rimarchèvuli. add. Notabile: notèvole. || Che importa, che rileva: rilevante. Sup. rimarchevulissimu: notevolissimo. (Rimarchevole è biasimato dal Fanf.).

Rimarcu. s. m. Importanza, peso: rilievo. || Considerazione: nota.

Rimarginamentu. s. m. Il rammarginare: rammarginamento.

Rimarginari. v. a. Ricongiunger le margini delle ferite, saldare: rammarginare, rimarginare. P. pass. rimarginatu: rimarginato.

Rimari. v. intr. Spigner la barca per via di remi nell’acqua: remare, remigare. || v. a. Versificare: rimare. || Terminar i versi secondo rima: rimare. P. pass. rimatu: remato. || Rimato.

Rimaritari. v. a. Dar di nuovo marito: rimaritare. || Anco per ridar moglie: riammogliare. || rifl. Rimaritarsi, riammogliarsi. P. pass. rimaritatu: rimaritato.

Rimarra. s. f. Fango minuto: mota, e se meno: fanghiglia. || Fango in generale. || Prov. a la rimarra nun ci po tacca, al tristo non vale farlo arrossire; (corrotto da limarra, che a sua volta derivava da limo: fango).

Rimarrazza. pegg. e accr. di rimarra: fangaccio.

Rimarredda. dim. Fanghiglia.

Rimarruna. accr. di rimarra.

Rimarruseddu. dim. di rimarrusu: fangosello.

Rimarrusu. add. Pieno di mota: motoso, fangoso. || Imbrattato di mota: motoso, infangato, zaccheroso.

Rimaru. s. m. Chi fa o vende remi: remajo.

Rimasticari. v. a. Masticar di nuovo: rimasticare. || fig. Rivolgere piu volte nella mente: rimasticare. || fig. Si dice del rilevare e profferir le parole compitandole sotto voce: rimasticare.

Rimastu. add. Da rimanere: rimasto. || Ma si dice per determinato, pattuito ecc.: fermato, accordato.

Rimasugghia s. f., Rimasugghiu s. m. Avanzaticcio, avanzo di poca importanza: rimasuglio.

Rimazzari. V. arrimazzari.

Rimbammiri. v. intr. Tornar quasi bambino, perdere il senno: rimbambire.

Rimbarcari. v. a. Imbarcar di nuovo: rimbarcare.

Rimbummari. v. a. Risonare, rintronare: rimbombare.

Rimbummu. s. m. Suono che resta dopo qualche rumore: rimbombo.

Rimburzari. v. a. Rimettere nella borsa: rimborsare. || Il pagare o restituire danaro a chi l’ha speso per te: rimborsare. P. pass. rimburzatu: rimborsato.

Rimburzu. s. m. Il rimborsare o rimborsarsi: rimborso.

Rimbuttunari. V. rimmuttunari.

Rimbuttiri. V. imbuttiri.

Rimeddiu. V. rimediu.

Rimediabbili. add. Da potersi rimediare: rimediabile.

Rimediari. v. a. Por rimedio: rimediare. P. pass. rimediatu: rimediato.

Rimèdiu. s. m. Quello che è atto o si adopera per tor via ciò che abbia del dannoso, del malvagio: rimedio. || Tutto ciò che serve a far cessare qualche inconveniente o a superare qualche ostacolo: rimedio. || nun c’è rimediu, posto avv., è forza, non v’è altro modo: non v’è rimedio. || Espediente: rimedio.

Rimembranza. s. f. Memoria, ricordanza: rimembranza.

Rimera. s. f. Luogo dove si ripongono i remi nella galera.

Rimèttiri. v. a. Metter di nuovo, por la cosa dov’era: rimèttere. || Sminuire, perdere: rimettere. || Perdonare, assolvere: rimettere. || Ridurre di nuovo in buono stato, riordinare: rimettere. || Porre in arbitrio o volontà altrui: rimettere. || Restituire: rimettere. || Mandar il danaro per via di cambio in altro paese: rimettere. || Parlandosi di giudizi, vale destinare ad un tribunale: rimettere. || rimittiricci, scapitarci anzi che guadagnarci: rimettere in una impresa. || intr. Rigermogliare: rimettere. || rifl. a. Lasciare altrui il giudizio di una cosa: rimettersi. || Rapportarsi, riferirsi: rimettersi. || Rallentarsi, desistere: rimettersi. || Riacquistare la sanità: rimettersi. || Riacquistar il perduto: rimettersi. || Ridursi nel buon sentiero: rimettersi. || Cessare d’imperversare, volger in meglio, e dicesi del tempo: rimettersi.

Rimiddiari. V. rimediari.

Rimijanti. add. Che remiga: remigante. || Per barcajuolo, e anco pescatore in generale. (Salomone-Marino, Bar. di Carini).

Rimijari. v. a. Remare: remigare.

Riminari. V. arriminari e simili.

Rimisa. s. f. Quella parte di stoffa o panno che si lascia per poter allungare o slargar gli abiti in un bisogno: lasciatura, rimesso, sessitura. || Quella stanza ove si ripongono le carrozze ecc.: rimessa. || Il rimettere: rimessa. || Parlando di danaro, il mandarli per lettera di cambio: rimessa di danari. || E si dice di qualunque cosa mandata, il mandare ecc.: rimessa.

Rimisca. V. arrimiscamentu.

Rimiscari. V. arrimiscari e seg.

Rimiscu. s. m. Chi o che rimesta: rimestatore.

Rimissa. V. rimisa.

Rimissibbili. add. Da rimettersi, da perdonarsi: rimessibile.

Rimissioni. s. f. Il rimettere le sue ragioni in altrui che ne giudichi: rimessione. || Perdono: remissione. || nun cc’è rimissioni, non potersi far a meno, dover seguire: esser forza. || senza remissioni, assolutamente, recisamente: a reciso.

Rimissu. V. rimisu.