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Saldu. add. Intero, senza rottura: saldo. || Fermo, costante: saldo. || Saldato, pareggiato: saldo.

Salera. s. f. Vasetto in cni si tiene il sale per uso della mensa: saliera.

Saletta. dim. di sala, piccola entratura. || Piccola sala: saletta. || T. legn. Parallelepipedo della pialla, di legno duro, più lungo che largo, bene spianato e liscio, nel cui mezzo è la feritoja: ceppo (Car. Voc. Met.).

Salga. s. f. Tessuto di lana, in uso per gli abiti de’ religiosi: sarga.

Salgemma. s. m. T. chim. Sale minerale, lucido: salgemma, salgemmo.

Sali. s. m. Sostanza nota: sale. || Quelle particelle acri e saporite che si cavano dai corpi: sale. || met. Arguzia, detto grazioso: sale. || Senno, saviezza: sale. || – di glaubberu: solfato di soda. || è lu sali e fa li vermi, modo prov. si dice del biasimare qualunque cosa ancorchè buona: apporre al sale. Si dice anche a chi fa le maraviglie della debolezza altrui, poichè tutti vi siam soggetti. || sali assenziu, sale medicinale che ha azione digestiva. || senza sali, sciocco, scimunito: dolce di sale. || ih sali! esclamazione dissuasiva, di maraviglia ecc. ohibò || sapiri di sali, esser salito: saper di sale. E fig. dispiacere: saper di sale. Si dice anche di cosa che costi saper di rame. || Prov. pri canusciri un omu s’havi a manciari ’na sarma di sali, bisogna convivervi lungo tempo. || cu’ havi cchiù sali conza la minestra, al fig. vale chi è più savio governa altrui: chi ha testa, governa. || purtari sali a Cammarata, portar cose là dove ne abbondino: portar nottole in Atene.

Saliari. v. a. Asperger di sale: salare, saleggiare, insalare. || Aspergere di cacio grattugiato: incaciare. || E in generale si dice per aspergere. || Detto di qualunque materia minuta o triturata che si sparpaglia qua e là su checchessia: spargere, sparnicciare, disseminare. P. pass. saliatu: salato, salugiato. ecc.

Saliata. s. f. L’azione del salare. || L’aspergere, lo sparnicciare.

Saliatu. s. m. Cacio grattugiato.

Salibba. s. f. Solco a traverso al campo, che riceve l’acqua dagli altri solchi: acquajo, solco acquajo.

Salica. V. brittu.

Saliceddu. dim. di sali.

Sàlici. V. sàlaciu.

Saliciuni. s. m. T. bot. Pianta di tronco liscio e bianco; rami flessibili; foglie alterne, ovato-appuntate, quasi triangolari, finamente dentate, lisce; fiori maschi sottili al contrario dei feminei che son grossi e corti: betula, bidollo. Betula alba L.

Salificari. v. a. T. chim. Ridurre in sali: salificare (Mort.).

Salifizziu. V. suffriziu.

Saliggiari. v. intr. Il barcollare che fa la nave da poppa a prua: beccheggiare (Car. Voc. Met.).

Salignu. add. Dicesi di cosa di sapore agresto, acerbo: agrestino (Lat. salignus che vale ex-salice, il quale è amaro). || Si dice di una specie di mela un po’ acidetta, che si maura in estate.

Salimalicchi. V. salamilicchi.

Salimastru. add. Che tiene del salso, e dicesi di acqua: salmastro.

Salimeddu. dim. di sàlimu.

Salimòria. V. salamoria.

Sàlimu. s. m. T. pesc. Ognuno di quei pezzi di sughero, che sospendono tutti i lacci della manica della tratta perchè non offenda: garello. || salimu di la cuda, quello attaccato alla estremità della tratta.

Salina. s. f. Cava di sale di mare o di miniera: salina. || V. nitru.

Salinaru. s. m. Colui che attende alla fabbricazione del sale: salinarolo, salinatore.

Salinedda. dim. di salina.

Salinista. s. m. e f. Proprietario di saline: salinista (Mort.).

Salinitraru. s. m. Fabbricatore o raffinatore di salnitro: salnitrajo.

Salinitru. s. m. Nitro, quello che serve alla fabbricazione della polvere da fuoco, e si ritrae dai muri umidi: salnitro.

Salinu. add. Di o da sale: salino.

Saliprisu. add. Di diversi camangiari da poter servire di companatico salati o prima: salume.

Salirata. s. f. Quanto cape una saliera.

Salirazza. pegg. di salera: salieraccia.

Saliredda. dim. di salera: salierina.

Saliruna. accr. di salera: salierona (in Firenze).

Saliscinni. (Vinci) V. lucchettu. Più vicino all’italiano: saliscendi.

Salita. s. f. Il salire e il luogo pel quale si salisce: salita.

Saliteddu. dim. di salitu: salsetto. || Alquanto caro di prezzo: un po’ salato. || Saporito.

Salitizza. s. f. Qualità di ciò che è salso: salsezza, salsedine.

Salitu. add. Di qualità e sapore di sale: salso. salino, salato. || Di pietanza eccessivamente salata: amarosale o amarodisale. || fig. Mordace, frizzante: salso. || Di caro prezzo: salato. Sup. salitissimu: salsissimo.

Salituni. add. accr. Molto salso.

Saliva. V. sputazza.

Salmastru. V. salimastru.

Salma. V. sarma.

Salmiggiari. v. intr. Leggere o cantar salmi: salmeggiare.

Salmiggiaturi –trici. verb. Che salmeggia: salmeggiatore –trice.

Salmiggiu. s. m. Il salmeggiare: salmeggiamento. || V. sarmiggiu.

Salmista. add. Componitor di salmi, e per antonomasia David: salmista.

Salmodia. s. f. Canto di salmi nella Chiesa: salmodia. (Mort.).

Salmu. s. f. Canzone sacra, come quelle di David: salmo. || Prov. poi di lu salmu si canta la gloria, ovvero ogni salmu ’n gloria torna, quando alcuno spesso ripiglia il ragionamento di quelle cose che gli premono, ovvero a giudicar di checchessia bisogna aspettar la fine: alla fin del salmo si canta il gloria, o ogni salmo torna in gloria.

Salmuni. s. m. T. zool. Pesce dei mari del nord, la cui carne è assai pregiata, e preparata viene fin a noi: sermone, salmone. Salmo L.