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Sciauru. V. ciauru e tutte le voci di simile.
Sciavaratazzu. pegg. di sciavaratu.
Sciavaratu. add. Imbecille, sgraziato. In Bagheria, Casteldaccia ecc. || V. sciaguaratu (D. B.).
Sciavazza. V. sciaguazza.
Sciavazzari. V. sguazzari.
Sciavintrari. (An. M.). v. a. Trarre le interiora del corpo, sbudellare: sventrare.
Scibba. V. nasiddu (Voce araba).
Scibbili. s. m. Ciò che può sapersi, tutte le discipline onde si compone l’umana sapienza: scìbile.
Scibbita. s. f. T. bot. Pianta simile al finocchio, che si coltiva negli orti: aneto. Anethum gravolens L.
Scibbò. s. m. Francesismo per indicare quella strisciuola di pannolino fine e riccio, che si pone talora per ornamento al petto della camicia: lattuga. || Nome generico di simili guarnizioni, lisce o increspate ecc.: gala.
Scicari. V. sfardari (Più vicino al Fr. déchirer: stracciare).
Scicata. V. sfarduni.
Sciccaggini. s. f. Asinaggine: ciucagine.
Sciccardarìa. s. f. Astratto di scicchi. L’esser a modo: eleganza. || Atto da logica: logicata, spocchia, grammatigia (Lori nella Mea).
Sciccareddu. dim. di sceccu: asinetto. || Scioccherello: grullerello, ciuchino.
Sciccaru. s. m. Chi guida asini: asinajo, ciucajo.
Sciccazzu. pegg. di sceccu: ciucone, ciucaccio, asinaccio. || Si dice ad uomo ignorante: asinaccio, ciucciolaccio.
Scicchi. Voce indeclinabile, si usa come add. e come avv. nel senso di eccellente, come dev’essere: smàfero, ammodo. || Detto di uomo elegante, ben vestito: preciso, di sboccio. E sost. chi fa l’elegante ecc.: smèfero (in Toscana).
Scicchiata. s. f. Corso a cavallo all’asino, per divertimento o altro: asinata, ciucata.
Scicchignacchi. s. m. Voce straniera per indicare una specie di velo a reticella, oggi non più in uso. || Ciondoli, fronzoli, gale.
Scicchittuni. V. sciccazzu.
Scicchitùtini. V. sciccaggini. || L’esser elegante, atto da asino: logicata. || V. sciccardarìa.
Sciccunazzu. pegg. di sciccuni: asinonaccio.
Sciccuneddu. dim. Asinotto.
Sciccuni. accr. di sceccu: asinone, ciucone.
Sciculari. V. sciddicari.
Scicuni. V. sfarduni (da scicari).
Scidda. s. f. Concavo che è sotto il braccio nell’appiccatura di questo colla spalla: ascella. || – arsa, così in alcuni paesi chiamano gli spiantati.
Sciddareddi. s. f. pl. Pannicelli di lino ad uso di pulire a’ neonati gli umori, e il latte che rendono per la bocca, e asciugar loro il capo dall’acqua battesimale: pannicini, benducci.
Sciddicaculu (A. posto avv. È un giuoco da ragazzi che consiste nel lasciarsi andare seduto su qualche sdrucciolo.
Sciddicalora, s. f. Sentiero o altro che va alla china, dove camminando si sdrucciola: sdrùcciolo. || a sciddicalora: a sdrucciolo.
Sciddicamentu. s. m. L’atto dello sdrucciolare: sdrucciolamento. || Negligenza negli abiti: sciattaggine.
Sciddicari. v. intr. Scorrere senza ritegno, come fa il piede posto sopra cosa lùbrica: sdrucciolare, scivolare. || V. sciamprari, detto delle bestie. || E generalmente si dice di qualunque altra cosa: sdrucciolare. || fig. Trapassare, incorrere con facilità per lo più in senso cattivo: sdrucciolare. || Venir giù, scendere, detto di oggetti legati, attaccati a un luogo: essere brenciolone, sdrucciolare. || E att. far abbassare, tirar giù; p. e. sciddicati na fadedda: tira giù una sottana. || unni cci chiovi si sciddica, modo prov., di chi ha fortuna negli affari e tutto gli ritorna a seconda.
Sciddicata. s. f. L’azione dello sdrucciolare: sdrucciolata, sdrucciolo.
Sciddicateddu, dim. di sciddicatu, nel § 2.
Sciddicatizzu. add. Scomposto negli abiti: sciatto.
Sciddicatu. add. Da sdrucciolare: sdrucciolato. || Mal messo, mal composto sugli abiti: sciatto.
Sciddichenti. add. Di cosa sopra la quale si sdrucciola: sdrucciolevole.
Sciddichenzia. V. cacaredda.
Scìddicu. s. m. Inciampo: sdrùcciolo. || pigghiari sciddicu, sciuparsi checchessia senza prò: andarsene pel buco dell’acquaio.
Sciddicuneddu. dim. di sciddicuni,
Sciddicuni. s. m. Sdrucciolamento: sdrucciolome. || pigghiari un sciddicuni, sdrucciolare: dar uno sdrucciolone. || a sciddicuni, sdrucciolando: sdrucciolone.
Sciddicuseddu. dim. di sciddicusu.
Sciddicusu. add. Che sdrucciola, facile a sdrucciolare: sdruccioloso. || Atto a fare sdrucciolare: sdruccioloso. || Detto di discorso senza fondamento, ovvero lascivo: lùbrico. Sup. sciddicusissimu: sdrucciolosissimo.
Sciddicusuni. accr. di sciddicusu.
Sciddottu. s. m. Quella striscia di roba appiccata tra il corpo e la manica della camicia, che cuopre la ascella: quaderletto.
Sciddutteddu, dim. Quaderlettino.
Scidduzza. dim. di scidda.
Scièdiri. V. odiari.
Scienti. add. Sapiente: sciente. || Che ha notizia di un fatto: consapevole. || Perito.
Scientificamenti. avv. In modo scientifico: scientificamente.
Scientìficu. add. Appartenente a scienza: scientifico.
Scientimenti. avv. Con cognizione: scientemente.
Scienza, Scienzia. s. f. Ogni sorta di disciplina che richiede profonde cognizioni e ha rapporto alla speculazione: scienza, scienzia. || Notizia certa od evidente: scienza. || di causa e scienza, dicesi del saper una cosa dalla sua origine ed appuntino. || Prov. havi bonu mastru cu’ havi la scienza, è maestro egli stesso. || la scienza è pazzia, si nun si querenna cu lu bon giudiziu, e se pazzia non è, sarà inutilità. || l’omu chi di scienza è amaturi, cu lu so tempu si fa onuri, e il prov. toscano dice: non c’è avere che vaglia sapere.
Scienziali. add. Appartenente a scienza: scienziale.
Scienziatu. add. Che ha scienza: scienziato. || sost. Professore di qualche scienza: scienziato.