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Pagina:Arabella.djvu/147

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— Se vedi Lorenzo, non dirgli nulla com’è stato. Chiama il dottore e poi to’... son dieci lire... — Tognin Maccagno trasse con mano tremante il portamonete e dette il denaro. — Vai a Porta Romana, pigli il tram di Lodi, e se non c’è, pigli una carrozza e avverti la sua mamma, sai? alle Cascine..

— Sì, sì — disse il ragazzo, non accorgendosi che per la prima volta il principale gli dava del tu. E tornò a discendere le scale correndo.

— Il soggetto è per natura delicato — osservò il dottor Taruzzi sul pianerottolo, dopo aver visitata la malata — però, dato l’accidente, il fenomeno è regolare e non presenta pericolo. C’è bisogno di un’assoluta quiete per una ventina di giorni e raccomando una continua vigilanza. Poi farebbe bene l’aria della campagna. Del resto gli sposi son giovani e non sono i figliuoli che mancano a questo mondo. In quanto al nonno, caro signor Tognino, abbia pazienza anche lui per questa volta.