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378 C. Manfroni

Il signor don Giovanni pensando di partir prima et dubitando che le navi con gli Alemanni divise per alcun tempo et trovate in calma potessero incontrarsi con le dieci galere che hanno portato Arapamat1 al governo di Algeri et per tal incontro passar alcun risico notabile, diede avviso in Cordi all’armata venetiana che potevano con alcune galere scorrer questa costa di Calabria passato il Faro, et per questo il provvcditor generale Soranzo se ne è venuto con venticinque galere fin al Bianco, quaranta miglia lontano di qua, mostrando non solo far questo effetto, ma venire ad incontrare Sua Altezza, scrivendo qui che hanno in ordine cento et dieci galere, sei galeazze, et tutta la lor portione dell’infanteria, et havendomi detto tutto questo Sua Altezza si è stato di parere che si scriva al detto provveditore che se ne venghi qui a pigliar dei rinfresca menti, dove vedrà la diligenza che si usa nella nostra spedizione, la quale consiste che vengano le galere di questo regno che sono in Palermo, col denaro per pagar Tiniinteria, et imbarchino un terzo di Spagnoli per strada, che si trova a Melazzo, le altre galere che sono qui passeranno ad imbarcar le fanterie che sono in Calabria, et quelle che verranno da Napoli passino a Catania a levar Spagnuoli ed Italiani, et con le navi imbarcare il resto delle fanterie che il signor don Giovanni tiene che con li Alemanni haverà diciottomila fanti et il deposito di Otranto, et ce ne avanzeranno alcune migliaia che pensa spedire in modo che haverebbe potuto dare a Nostro Signore li mille fanti del deposito di Otranto, mettendoli sotto il capo che Sua Santità havesse nominato, di che mi ha detto ne dia avviso, ma io credo che di già sarà stata fatta la spesa dalla Camera col conte Gentile Sassatello et che questo rimedio non sia a tempo, pur quando il partito piacesse a Nostro Signore potrebbesi dar questo avviso con corriere espresso . . .

I Venetiani se ben scrivono che stanno in ordine, io intendo che non gli era giunta tutta la infanteria, ma ben vedo che lo saranno prima del nostro arrivo in Corfù. Se bene da Sua Altezza si fa più del possibile et era meglio di mandarli più denari et darli manco da disputar con questi tribunali di questi regni, che tanti consultori, i quali se bene sono necessarii et utili, il resto è il verbo principale. Et Nostro Signore deve sempre procurare che Sua Altezza nella spe-

  1. Arab Amat, successore di Ulugh-Ali nel governo di Algeri. Ne parla diffusamente il Van der Hammen, Vida de don Juan de Austria, p. 171.