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Memoriale di Paolo dello Mastro 67
dì de Pasqua in Sto Pietro; com'era dentro nella cappella all'altare granne, si gettiano adosso esso et molti mal garzoni dì Roma che haveva con seco, e pigliavano lo papa con tutti li cardinali; et era venuto fornito de bandiere e ciò che li bisognava. E come se facea questo, così se levava romore in Roma de parecchi cittadini, li quali se intenneano con esso. Venne alle recchie di papa Nicola e mannò cercando li Conservadori, e mannò a casa de misser Stefano e mannocci de molti fanti, e giero a casa de misser Stefano. Quanno furo là, erano dentro circa cento persone, tutti se gittaro dal canto de reto, salvo cinque che ne gessiero denanti et accostaronsi inanti tutti quelli fanti e lli Conservatori e Senatore e llo Vicecamerlengo, et ammazzomo uno Maneschalco e salvatosi. Li sopradetti fuorono Battista Sciarra, Pietro Sordo, lo figlio de Rienzo de Pavolo Collaro con doi altri. E ll'altra sera suente fu pigliato messer Stefano in casa de Rienzo de madonna Sassa e fu menato in palazzo de papa, e pigliolo Gasparre de Petrone e Menico de Filippo Manescalchi e llo Caporione della Regola, che era Iacovo de Paolo de Palone, e ciascuno di questi lo papa li donao ducati centocinquanta; et in quella sera fu pigliato messer Angilo de Mascio e Ilo figlio che sse intenneano in quello trattato, e furono appiccati in Campituogiio. A cierti dii dopoi siano esso et molti mal garzoni di Roma, et pigliavano lo papa et lo cardinale; et venne fornito de banniere et ciò che bisognava, et voleva levare Roma a romore. Venne all'orecchie del papa, et mandò cercando li Conservatori et molti fanti a casa di Stefano, circa cento, et tutti dal canto de reto se gittaro, salvo cinque che ne usciro denanti et accostarosi inanzi tutti quelli fanti et li Conservatori et Senatore et Vice Camorlengho, et ammazzorono uno Menescalcho et salvoronse. Li sopradetti furono Battista Sciarra, Pietro Sordo, lo figlio de Rienzo de Paolo Collaro con doi altri. Et l'altra sera seguente fu pigliato Stefano in casa de Rienzo de m.a Sessa, menato a Palazzo, e pigliaolo Gasparre de Petrone et Menico de Filippo Marescalchi et lo Caporione della Regola che era Iacomo de V.e de Palone, et a ciascuno di questi lo Papa donao 150 ducati; et in quella sera fu pigliato messer Angelo de Mascio et lo figlio che erano in questo trattato, et furono appiccati in Capituoglio. A certi dì de poi il Papa perseguitava quelli che se ci trovaro, et la più parte ne fuoro gionti et morti, et messer Stefano fu appiccato in quello comello del Castiello Sant'Angelo sopra lo ponte una mattina tre hora inanti dì; lo quale era uno delli valenti huomini che fussero in Roma.