Pagina:Archivio storico italiano, serie 3, volume 12 (1870).djvu/34

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30 appendice alle annotazioni

e penetrantissime ferite nella faccia e nel collo il reverendo padre mastro Paulo dell'ordine de Servi, theologo della serenissima Signoria, con intention di levarli la vita, havendo anco dopo sbarate due archibusate, fuggendo poi col mezzo di gondole e pedotta apparecchiate a questo fine, et salvandosi in luochi di aliena giurisditione et come nel processo formato, debbono in termine di hore vinti quattro prossime, personalmente presentarsi alle prigion dalli eccellentissimi Signori Capi del predetto l’eccelso Consilio per difendersi dalle cose predette; altrimenti, passato detto tempo, si procederà centra di loro la sua absentia non ostante.

«Il Serenissimo Principe fa saper, et è per deliberation dell’eccelso Consiglio di X, del giorno d’hoggi.

1607, 6 ottobre Fu pubblicata sopra la scala di S. Marco per Alvise Tervo commandador;

Fu pubblicata sopra la scala di Rialto per Zuane Brunello commandador;

Fu pubblicata sopraddetta in campo di Santa Fosca per Francesco Bonaldo commandador;

Che chi accuserà in termine de tre giorni al tribunal delli Capi del predetto Eccelso Consiglio, chi siano stati quelli scellerati oltre quelli, che sono stati proclamati, che hanno a 5 del presente mese alle 23 in circa, sopra il ponte de Santa Fosca ferito di stillo il Padre maestro Paulo servita; preso, convinto, et castigato uno almeno delli rei di pena capitile sarà tenuto secretissimo, et conseguirà ducati quattro mille delli beni del delinquente, se ne saranno, se non delli danari della cassa di questo Consiglio deputati alle taglie, et di più la liberation di doi banditi, o relegati, o continanti in pregione da qual si voglia reggimento, magistrato o Consilio etiam che fossero banditi, relegati o condnati da questo Consiglio con l’autorità, o per delegatione di esso, eccettuati però quelli che nelle loro sententie havessero strettezza di ballotte, et se fosse uno de’ complici, ovvero di proclamati, anco l’impunità oltre la taglia et benefizii predetti, et se alcuno sia di che grado, et condition esser si voglia niuno eccettuato saprà dove si siano retirati, sia in qualunque luoco, ovvero chi li ha riceuti, et salvati in casa sua, o in altro luoco, et non venghi in termine de tutto domani a denontiarli alli capi predetti s’intendi incorso in bando di questa città di Venetia, et dogado, et di tutte le altre città terre et luoghi del dominio nostro terrestri et marittimi, navilii armati, et disarmati in perpetuo con pena, essendo preso della vita et con taglia a chi quello prenderà, et consegnerà nelle forze della Giustitia ovvero amazzerà dentro li contini, fatta legittima fede della interfetione, de ducati mille delli suoi