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rassegna bibliografica |
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rere delle medesime questioni; e non di rado, finchè rinfangasi nella sfera delle speculazioni, procedono argomentando nello stesso modo, e no riescono alle medesime conclusioni. Ma venuti poi alle applicazioni dei principii, l’uno essendo quasi hegeliano, l’altro invece cattolico, di necessità si trovano divisi e in contradizione. Cosi si trovan d’accordo, scrivendo il Klee: «La cognizione Divina non consiste nella continuità de’ pensieri o nella discorsività delle idee, ma è una pura intuizione senza successione alcuna»1; e discorrendo dei due principii soggettivi rispetto alla credenza religiosa, quel del pensiero e quello dell’azione2; e prendendo a determinare i caratteri speculativi delle due Chiese, d’Oriente e d’Occidente; e della parte avuta in esse controversie da Origene e da Sant’Agostino3. Si troveranno all’opposto divisi non ammettendo il Bunsen, invece che la espiazione, se non
- ↑ Vol. I, pag. 133. Del quale principio non pare convenga il Mamiani, quando scrive: «Le nozioni e gli influssi del vero, del buono, del bello e del sauto, sempre vivi nel fondo dell’anima e recati a forza dall’istinto e dalla ragione a Dio Ottimo Massimo, convergono inverso di Lui tutte le facoltà e tutti gli affetti; sebbene la pura scienza speculativa conosca si poco e si oscuramente le forme e la perfezione di Dio; e la notizia che ne coglie proceda non già dall’intuito diretto, ma si veramente dalla significazione delle idee» (Confessioni di un Metafisico, Vol. I, pag. 396).
- ↑ Vol. 1, pag. 31.
- ↑ Giova, a mio avviso, che qui siano riportate testualmente le parole dell’A. Egli scrive: «L’attivo ingegno de’ Greci si occupò specialmente a mettere in moto la sostanza dogmatica, laddove lo spirito più osservatore e più conservatore dell’Occidente si mostro più contegnoso, diede misura e forma al movimento partito dall’Oriente, e ne impedì le aberrazioni sopì a una scala pervertita e falsa. Se la Chiesa orientale si è occupata speciala coltivare ciò che vi ha di più teoretico e di appartenente alla più alta metafisica, la Chiesa occidentale ha fatto oggetto delle sue meditazioni mento pratico, cioè quelle parti della dogmatica che si legano immediatamente coll’etica, e ne sono la base e la sostanza capitalo. Insomma, Luna ha presa la teologia propriamente detta; l’altra l’antropologia in tutte le sue parti (come sarebbero la dottrina della caduta dell’uomo, del libero arbitrio, della grazia;, e l’ecclesiastica; e sostennero entrambe la forma e il ni’ nza che ereditarono dai loro predecessori. L’Africa, per posizione e linguaggio divisa fra l’Oriente e l’Occidente, divise altresì le sue inciinazioni: imperocchè la parte orientale si avvicino alla maniera alla romana. Gii ingegni più prominenti nell’uno e nell’altro _ . direm così . i rispettivi rappresentanti di ciascheduno sono due africani . Origene e Sant’Agostino; che ebbero, quello sull’Oriente,