Pagina:Archivio storico italiano, serie 5, volume 7 (1891).djvu/56

Da Wikisource.
36 le più antiche carte

che per dare valore e approvazione ai capitoli nuovamente fissati. Cosi a Daone i dodici uomini che dovevano compilare gli Statuti furono eletti nella generale assemblea della Comunità, e tutto si ridusse a ricordare il nome del Vescovo ed alla dichiarazione che ogni cosa si faceva a onore di lui et aliorum bonorum hominum Episcopotus Trideni. Invece la vicinia laudavit, asseruit et affirmavit gli Statuti et sibi placere dixit. Con effettivo intervento dell’autorità vescovile furono però redatti gli Statuti di Condino; nel 1324 gli otto anziani del paese stabilirono gli ordinamenti comunali per commissiono del Vicario delle Giudicarie, Geremia di Sporo; e più solennemente ancora si compilarono i nuovi Statuti, dopo che gran parte dei vicini con giuramento ebbe promesso di attenersi a quanto avrebbero deciso gli eletti del Vicario, Matteo de’ Gardelli. Questi interpose poi la sua autorità, fece pubblicare i capitoli fissati, ordinando che fossero rispettati e mantenuti, e diede dieci giorni di tempo, perchè coloro che avessero avuto da fare qualche opposizione, si presentassero a esporre le loro ragioni. Il che pare non succedesse, perchè in quei giorni appunto prestarono il giuramento quei vicini che non l’avevano ancora prestato.

Questo per la parte esterna degli Statuti; quanto alla parte interna diremo che sono una serie confusa di ordinamenti, alcuni dei quali, specialmente a Daone, di carattere del tutto provvisorio e precario, come sono quelli che determinano l’esecuzione di lavori comunali, o le vie da tenersi dalle mandre nel passaggio da una ad un’altra montagna o nello scendere al piano. In generale trattano della difesa della proprietà pubblica e privata, stabilendo le pene contro i danneggiatori dei colti, dei pascoli, o dei boschi, contro i ladri campestri e contro gli adulteratori della pensa e della mensura comunale; fissano l’epoca delle divisioni dei terreni e dello smonteggiare, riannodandosi così alle carte di regola propriamente dette; determinano le norme pel trasporto dei legnami e per la coltivazione delle terre. Abbiamo già parlato dei capitoli riferentisi alle prestazioni personali dei vicini, delle leggi contro l’alienazione delle terre ai forestieri, degli statuti relativi ai consoli. Fra le altre disposizioni noteremo quella che punisce il vicino che ad sonum tabule non si fosse presentato all’adunanza delle Comunità, o il consigliere che non avesse