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Pagina:Ardigo - Scritti vari.djvu/163

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Polemiche 157

che fossi per ciò reazionario? Ma allora dovrà dire anche che era un reazionario Enrico Tazzoli che, morendo per la patria, professava di morire colla coscienza di prete cattolico. Dovrà dire anche che era un reazionario il Re Vittorio Emanuele, che andava alla Messa e si confessava.


Finisco.

Nel penultimo degli articoli della Gazzetta, lo scrittore mostra che gli preme che il lettore ammetta due cose: la prima, la teoria della evoluzione prodotta da un certo urto di tre coerenze; la seconda, che io non ho mai concepito neanche una idea originale. E ciò, per associazione di idee, mi ha richiamato alla memoria una persona di mia conoscenza(1)

Mi apporrei io?

Sarebbe grave; perchè allora il movente delle accuse non sarebbe più il santo amore delle idee liberali, ma qualche cosa di assai più basso.

Prof. Roberto Ardigò

(Dal giornale Il Moto del 30 luglio 1883).


Mettiamo il polverino...


Pare che sia tempo di gettare un po’ di polverino sulla polemica motrice che dura ormai da troppo tempo, visto e considerato specialmente la monotonia impotente dei nostri avversari, che non sanno che ripetere le stesse cose, anche quando sono state luminosamente provate insussistenti. Il Moto conclude che egli lascia ai lettori ed ai concittadini suoi ampia libertà di giudizio.

Crediamo proprio che i lettori e i concittadini del

  1. Credo che l’A. alluda al prof. Siciliani.