Pagina:Aretino, Pietro – Il primo libro delle lettere, 1913 – BEIC 1733141.djvu/283

Da Wikisource.

ci fu salute, esprima in note angeliche *Ave*. Taccio de la Vergine, prima adorata e poi consolata dal corrier di Dio, perché voi l’avcte dipinta in modo e con tanta maraviglia, che raltrui luci, abbagliate nel refulgere dei suoi lumi pieni di pace e di pietade, non la posson mirare. Come anco, per la novitá dei suoi miracoli, non potremo laudare 1*istoria, che dipignete nel palazzo di San Marco per onorare i nostri signori e per accorar quegli, che, non potendo negar l’ingegno nostro, danno il primo luogo a voi nei ritratti e a me nel dir male, come non si vedessero per il mondo le vostre e le mie opre.

Di Venezia, il 9 di novembre 1537.

CCXXVI

AL SIGNOR COSIMO DEI MEDICI

Ringrazia dei danari e delle lettere mandategli ; gode che sia stato scelto il capitano Lucantonio Cuppano alla guardia della fortezza di Firenze; ha eseguito la commissione datagli presso il duca d’Urbino. Ancora, duca, che la maggior testimonianza de l’amor, che altri porta ad altri, sieno i danari, non è che la benignitá de le lettre scritte dai padroni non consolino la servitú di coloro clic le ricevono. E perciò io, che sono stato aiutato e onorato con l’utile di quegli e col favor di queste, I 10 tutte le certezze che posson promettermi la grazia vostra. E di tutta la somma di cosi magnanime dimostrazioni vi sodisfará il continuo desiderio ch’io ho di far si che voi conosciate la mia mente, come la conobbe il magnanimo padre vostro, la cui vivace memoria è caro pegno de l’immortalitade. Ma che piú eccellente loda, che piú nuovo onore si può vendicar da voi, che tener cura di chi, servendo, fu cotanto grato a colui che per gloria degli uomini vi generò? Due occhi aveva il sempiterno Giovanni ne la fronte de l’alTezzione, Lucantonio e Pietro Aretino; ma egli era il destro e io il sinistro. Per la qual cosa la caritá de la sua natura amorevole non seppe veder persone piú volentieri de le nostre. E, P. Aretino, Lettere • I. 18