Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/117

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NOVELLA XXII

E1 figliuolo del re di Portogallo, fingendo andare per voto in lerosolima, ne va in Inghilterra e mena via la figliuola del re, sua amante, e, ambedui in diversi luochi rapiti, sono in servitute posti. In la quale dimorati un tempo, in Portogallo inopinatamente se trovano, dove cum grande festa e letizia se maritano. Odoardo secondo, re de Inghilterra, umanissime donne e voi generosi gentilomini, avanti fusse spogliato del reame da Enrigo quarto, suo gentile, e da lui posto ne la gabia di legno, dove, essendoli mostrato vivande da mangiare e non potendone gustare, rodendose le mane per rabia, de fame se moritte, ebbe una unica fígliuola, a lui sopra ogni altra cosa cara, nominata Eugenia, de la cui bellezza e virtú tutto il mondo rasonando, penetrò la sua fama alle orechie de Filoconio, fígliuol de Tarolfo, re di Portogallo, giovene splendido e magnanimo quanto altro che in quel tempo nelle parte de Ponente se trovasse. Della quale acceso d’amore, successe che, di poco ch’el re Tarolfo suo padre passò de questa vita. Filoconio, come cosa conveniente, ereditando el paterno regno ed essendo in sua libertá, stretto da le cocenti fíainme d’amore de Eugenia, deliberò andare a vederla, che altri che lui non el sapesse, fíngendo aver facto promissione a Dio che, se al paterno regno, come fece, tranquillamente succedesse, lerosolima e li suoi sancti luochi a visitare andarebbe. La quale promissione ancora che paresse grave a la regina sua matre, pur, considerando la disposizione del fígliuolo e non essere da beffare el Donatore d’ogni grazia, fu contenta, e donolli uno annello in la sua partita, il quale aveva questa virtú, che, chi el portava adosso, faceva verso de ogni uomo benigno e grazioso. Partitosi adunque Filoconio, e acompagnato d’alcuni compagni e cum quello ch’a lui parca opportuno, da Lisbona, cita regale, se ne venne, lassando tenera tutta la cittade per tale