Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/45

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absoluzione, se parti, e il pazo Salvetto in brevi giorni cum sua piacevole recordazione passò de questa vita, come audito avete; el quale, secundo el mio iudicio, cum li ladroni se può acompagnare, di poi che loro effecti di coscienzia al tempo del Iudicio debbeno essere cognosciuti. Essendo io dunque venuta al fine della mia novella, e in epsa avendo poco o troppo decto, la Magnificenzia de madonna Beatrice Bentivoglia se dignerá supplire al mio defecto; la quale prego che voglia sequire incontinenti el nostro presente colloquio. Ringraziata da la magnifica brigata, unico signor mio, reverentemente e cum iucunde parole e laude la valorosa madama Lucrezia per la gentilezza sua e delia novella da lei recitata, la invitata madonna Beatrice, consorte cara del nostro conte, donna de la nostra citá liberalissima e de illustre venustá e de graziosi costumi piena e quanto altra ch’io cognosca pietosa e casta, e veramente degna del nome de cui è instituita, parendoli cosa indegna frustrare il grazioso invito de tal madama, a cui de fede e dulcissimo amore è ligata e strecta, cum reverente maniera, sotto onesto e legiadro velo de bianco dalmaschino vestita, dixe: — Laudo summamente la recitata novella vostra, prestantissima madama, la quale non saprei in alcuna parte limare, tanto è stata bene adducta da epsa. Unde a me piace recitarve uno amoroso caso in cui cognoscer potreti quanto Amore sia crudo, villano e ingrato; di che me rendo certa che i vostri cori a pietose lacrime provocati saranno. Però cum atenzione porgete le vostre orecchie. — E in questo modo dixe.