Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/7

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LETTERA DEDICATORIA lohannfs Sabadinus de Arieniis Bononiensis ad illustrissimum et inclitum Herculem Estensem, Ferrariae ducem, compalrem ac dominum suum unicum et pium benefaclorem, Faceiiarum Poretanarum opus. Se le umane forze afaticate, Ercule Estense inclito duce e valoroso mio signore, non sono a tempo debito de alcuno onesto e piacevole riposo talvolta aiutate, ne le diuturne lucubrazione perseverare non possono, cum ciò sia che a quelle molte volte, prevaricando i termini de la rasone, nui miseri mortali ne faciamo sugetii. E perché questo fu instituito da Licurgo, latore de le lege lacedemonie, e da altri sapientissimi omini, ho preso ardire, afaticando l’ingegno, porre la mano a la dolce fatica de la presente opera de festevole novelle narratrice, a le quale intravcnendo io, furono graziosamente e cum degna onestá recitate al nostro bagno de la’ Peretta da una nobilissima e graziosa compagnia de omini e donne, quale s’era transferita per diversi e vari addenti a sumere la miraculosa aqua del famoso bagno fra dui altissimi monti situato, cum el prestantissimo conte Andrea di Bentivogli, de la nostra cité dignissimo patrizio, ornato de tanta integritá e valore, quanto altro nel felsineo senato a ricordo de viventi fusse giamai, e da qualunque per suoi meriti singolarmente amato, e per la civil grazia e incredibile benivolenzia de Ludovico suo genitore, le cui eximie virtú, note a S. DBCLi Amenti, Le Porrelane. 1