Pagina:Ariosto, Ludovico – Lirica, 1924 – BEIC 1740033.djvu/243

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I

CANZONE

Lupi affamati si sono rovesciati su l’Italia, spargendo il terrore, la distruzione, la morte. Mantova, con accenti di desolazione, invoca aiuto; risponde Roma con grida disperate e imprecando al cieco Pastore della Chiesa, che, per insano amore verso i parenti, trascina alla rovina il papato e l’Italia.

     Rapido Po, che con le torbid’onde
superbo vai tra l’arenose rive,
ove le stanche giá sorelle dive
piangendo diventare alberi e fronde;
5altiero fiume, che da le profonde
grotte de l’Alpi, che d’intorno bagna
il ligustico mar, tumido sorgi,
e mormorando tra i lombardi campi,
Trebia e Ticino, con l’antico nome
10de’ bellicosí vampi,
teco al viaggio tuo guidando scorgi;
dove fra li altri, come
è fra le stelle il sole,
con le madide chiome
15l’onorato mio Mincio t’accompagna
fin lá ove al mare il tuo tributo porgi;
o re de’ fiumi, in queste piagge sole
odi le mie parole.


     Tra quelle ombrose querce Melibeo
20pensoso stava, il suo gregge pascendo,
come soleano giá i pastor, sedendo