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Pagina:Ariosto, Ludovico – Lirica, 1924 – BEIC 1740033.djvu/313

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liriche apocrife 307

VIII

[Gan. Porrino]

Ben degna di essere onorata è la mia donna, se....

     Chi di cose celesti al mondo cura
renda onor ai begli occhi di costei,
perché la gloria e ’l regno de li dèi
sol mostra aperto in quei l’alma natura.
     Io vidi dianzi, e fu ben mia ventura,
Onestá con Amor intorno a lei,
e ’l sol con lor di palme e di trofei
ornarla a prova con mirabil cura.
     O sette donne tósche, onde giá quelli
lá sovra l’Arno in fresco ombroso chiostro
vari casi s’udír tanti e sí belli,
     questa c’ha il viso e ’l sen di perle e d’ostro,
c’ha d’avorio le man, d’oro i capelli,
il nome tien del bel numero vostro.