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352 nota


LXIII. In morte di Raffaello Sanzio (aprile 1520). Senza titolo in F6 .

LXIV. In occasione della morte di Ippolito d’Este, avvenuta il 2 settembre 1520.

LXV. In morte di Ferdinando d’Avalos, marchese di Pescara (1525). Il comp. è in vari codici, tra i quali il marc. lat. xii, 176 (c. 40 b), che nell’Introduzione (p. 157) per una svista ho sdoppiato, citando anche il marc, xii, 285.

LXVI. In N11 In olivam.

LXVI-LXX. Si riferiscono alla casa e al giardino fatti dall’A. dopo il periodo garfagnino o meglio verso il 1528. Tranne il LXVIII, tutti in F6 nella stessa carta, in bella calligrafia e senza titolo (inesatto il De paupertate del LXIX).

LXXI. Quest’elogio del Molza, che, mentre correggo le bozze, trovo trascritto in un foglio vol. del cartone XLIII, n. 17 dei manoscritti carducciani (v. Catalogo di A. Sorbelli, i, p. 134), è dato all’Ariosto negli Elogia aliquot ex Hartmanni Scopperi poetae clariss. Opere de poetis latinis desumpta.

Appendice prima. I1-IV1. Il primo preso dal Flos italicae linguae del Monosini (Venezia, 1604); i II1, III1 dalle Considerationi civili di R. Fiorentino (Venezia, 1582); il IV1 è l’iscrizione posta da Virginio su la facciata della casa paterna.

Appendice seconda. I2 . È di Pietro Gravina napoletano (vedi Introduzione, pp. 152-153).