Pagina:Ariosto, Ludovico – Orlando furioso, Vol. II, 1928 – BEIC 1738143.djvu/443

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trentesimoprimo 437


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     ch’ella piú giorni per sí lunga via
cercato avea per tutta Francia invano.
Quivi all’insegne che portar solia,
fu da lei conosciuto di lontano.
Come lei Brandimarte vide pria,
lasciò la guerra, e tornò tutto umano,
e corse ad abbracciarla; e d’amor pieno,
mille volte baciolla o poco meno.

61
     De le lor donne e de le lor donzelle
si fidâr molto a quella antica etade.
Senz’altra scorta andar lasciano quelle
per piani e monti e per strane contrade;
et al ritorno l’han per buone e belle,
né mai tra lor suspizïone accade.
Fiordiligi narrò quivi al suo amante,
che fatto stolto era il signor d’Anglante.

62
     Brandimarte sí strana e ria novella
credere ad altri a pena avria potuto;
ma lo credette a Fiordiligi bella,
a cui giá maggior cose avea creduto.
Non pur d’averlo udito gli dice ella,
ma che con gli occhi proprii l’ha veduto
(c’ha conoscenza e pratica d’Orlando,
quanto alcun altro), e dice dove e quando.

63
     E gli narra del ponte periglioso,
che Rodomonte ai cavallier difende,
ove un sepolcro adorna e fa pomposo
di sopraveste e d’arme di chi prende.
Narra c’ha visto Orlando furïoso
far cose quivi orribili e stupende;
che nel fiume il pagan mandò riverso,
con gran periglio di restar summerso.