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Pagina:Ariosto-Op.minori.1-(1857).djvu/180

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Le Satire, così dette, che meglio Epistole si chiamerebbero, sono, dopo il Furioso, la più singolare e più giustamente lodata opera dell’Omero Ferrarese. In esse, oltre alla bellezza esemplare del linguaggio e della forma, l’autore dipinse mirabilmente sè stesso, e nelle condizioni sue proprie, molte anche fra le più notabili del secol suo, sicchè molto è da profittarne eziandio per l’istoria di quel tempo, e molto già dagli studiosi di tal sorta si citarono e citeranno.

Noi le abbiameFonte/commento: Pagina:Ariosto-Op.minori.1-(1857).djvu/504 riordinate secondo la successione degli anni nei quali apparisce o congetturasi che fossero dettate; e ci studiammo di mettere in rilievo maggiore certe notizie o allusioni storiche, che gli altri avevano o non iscorte o neglette.