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atto quarto. — sc. ii. 37


Crisobolo.     Che indizio, che prova gli saprò dar io per fargli constare che sia così?

Volpino.     Non è buono indizio, che essendo ruffiano non sia ladro ancora? e dicendolo, non ti sarà creduto più che a dieci altri testimoni?

Crisobolo.     Se non avem meglio di cotesto, siam forniti.1 A chi dànno più credito i gran maestri in questo tempo, e più favore, che alli ruffiani? e chi più beffano, che gli uomini costumati e da bene? a chi tendono più insidie, che alli mia pari, che hanno fama d’esser ricchi e denarosi?

Volpino.     Se vi vengo io, darò bene al Bassam tali indizî e conjetture e prove, che non potrà, se ben volesse, negare di crederti; che a te le lascio di narrare, per non indugiar più. Andiam più presto e studiamo il passo, chè, mentre tardiamo a dir parole, non ci facesse il ruffian la beffa.

Crisobolo.     Andiamo, che... Deh férmati, che m’è venuto in animo di far meglio.

Volpino.     Che meglio puoi tu far di questo?

Crisobolo.     Rosso, corri qui in casa di Critone, e pregalo da mia parte che venga a me súbito, e meni seco o suo fratello, o qual vogli altro de’ sua domestici. Corri, dico; ti aspetto qui; vola.

Volpino.     Che ne vuoi fare?

Crisobolo.     Vô entrare improvviso in casa del ruffiano. Non poss’io, avendo uno o dua testimoni degni di fede appresso, tôr2 la robba mia dovunque io la ritrovi? Se per parlare al Bassam andassimo ora, sería l’andata vana: o che trovassimo3 che cenar vorrebbe, o che giocherebbe a carte o a dadi, o che stanco da le faccende del giorno si vorría stare in ozio. Non so io l’usanza di questi che ci reggono, che quando più soli sono e stannosi a grattar la pancia, vogliono dimostrare aver più occupazione; fanno stare un servo, alla porta, e che li giocatori, li ruffiani, gli incivili4 introduca, e dia a gli onesti cittadini e virtuosi uomini ripulsa?


  1. Pensiamo così essersi detto piuttosto per ironia, che invece di finiti; il quale da sè mal potrebbe significare Spacciati, o corrispondere alla più usitata costruzione: La è finita per noi.
  2. Ant. stamp.: Tuor.
  3. Così, e non (come il Barotti ed altri) troveremmo, le antiche edizioni. L’autore avea forse scritto trovaressimo.
  4. Avvertiamo che le antiche stampe hanno: li civili.
ariosto.Op. min. — 2. 4