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554 lettere.

male se gli sia molto alleggerito, e speramo che tosto riaverà la sua sanità, pur non è uscito ancora del letto; ed appresso, voi intenderete che ’l signor duca nostro l’ha eletto per commissario di Romagna, dove avrà da trasferirsi con tutta la sua famiglia tosto che sia guarito. E per questo mi parrebbe che se ben la causa delli Calcagnini v’importa, la metteste da parte un poco per attendere a dar espedizione a questa; sicchè, innanzi che messer Guido sì partissi di questa terra, voi avessi sposata vostra mogliere, e che voi fossi sicuro che la pratica non vi potessi esser turbata. Chè sebbene il signor duca è rimaso satisfatto da messer Guido, il figliuolo non cessa di fargli dar delle battaglie; e sempre mai in tutte le cose l’avvenire è pericoloso: onde, per tutti i rispetti, sarà bene che cercate l’espedizione; ed io son quasi in animo, senza aspettar altra vostra risposta, di mandarvi il Sivero con uno sarto, acciò che si possa far tagliare quei panni.

Oltre di questo poi, avete a sapere, ch’espedita che sia questa cosa, non vi accaderà di provvedervi di casa altrimente; perchè, mentre che messer Guido starà in quel officio di Romagna (che non potrà esser meno di due anni), voi potrete goder la casa di questa terra: in questo mezzo, con vostra comodità, provvedervi d’un’altra casa, dove vi possiate ridurre quando esso ritornerà. A questi dì esso disse al cancelliero di questa, che vi scrivesse che a lui pareva che facessimo opera di comprar la casa di quei giovini de’ Trotti da Santa Maria del Vado; ch’ogni modo non vi manchería mai a chi venderla pel prezzo che voi l’aveste comprata; e le gabelle del comprare e del vendere non costeranno quanto gli affitti di quella d’un’altra casa che voi toleste a pigione. Egli non ve ne scrisse altrimente, perchè tosto di poi successe quest’altra cosa, per la quale potrete avere una casa ottima senza pagarne pigione, pur che vegnate a capo di quanto avete a fare: ed io n’ho già parlato a messer Guido, e l’ho trovato di modo disposto, che spero che sarà contento di lasciarvi in casa. Ma non cesserò di dire e ridire, e importunar tanto che volentieri o suo malgrado lo farà, ogni modo; ma per quello ch’io n’ho finora, credo che lo farà volentieri.

Circa l’oro, io vi dico, che senza dubbio quello di Fiorenza sarà migliore; ed io, senza aspettare altro avviso da voi, ho fatto scrivere a Fiorenza, e quest’altra settimana sarà qui. Non accade altro se non che mandate trentatrè ducati d’oro per pagarlo: se costerà più o meno, se ne terrà buon conto. Io