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70 | i suppositi. |
Dulipo. Scherzo, Pasifilo, teco: entra in casa, chè tu non tardassi troppo, chè ’l padron mio è per intrare a tavola.
Pasifilo. Desina egli così per tempo?
Dulipo. Chi si leva per tempo, mangia per tempo.
Pasifilo. Con costui viverei io volentieri. Io mi atterrò al tuo consiglio.
Dulipo. Ti sarà utile. — Tristo e infelice discorso fu il mio, che a’ desideri miei attissima salute reputai mutare col mio servo l’abito e ’l nome, e farmi di questa casa famiglio. Speravomi, come la fame per il cibo, per l’acqua la sete, il freddo per il fuoco, e mille altre simili passioni per appropriati remedî si estinguano, così l’amorosa mia brama, per il continuo vedere Polimnesta e spesso ragionare con essa, ed a furtivi abbracciamenti quasi ogni notte ritrovarmeli appresso, dovesse aver fine. Aimè! che di tutti gli umani affetti solo è amore insaziabile. Sono oggimai dui anni che sotto spezie di famiglio di Damone ad amor servo, dal quale, sua mercè, quanto di bene possa innamorato cuor desiderare, io, sopra tutti gli amanti avventuroso, ho conseguito: ma quando fra tal abbondanzia dovrei e ricco e sazio ritrovarmi, io sono e più povero e più desideroso che mai. Ahi lasso! che fia di me, se adesso per Cleandro mi sarà tolta? il qual per mezzo di questo importuno parasito procaccia averla per moglie. Non solo de li notturni amorosi solazzi rimarrò privo, ma di parlarli ancora. Egli tosto ne sarà geloso, nè pur lascerà li uccelli la possano vedere. Avevo speranza interrompere al vecchio ogni disegno, dopo che ’l mio servo, il quale con nome e panni e credito mio si finge essere me, gli avevo posto rivale e concorrente; ma il cavilloso dottore ogni dì ritruova nuovi partiti da inclinare Damone a le sue voglie. Hammi dato il servo mio intenzione tenderli una trappola a l’incontro, dove la maliziosa volpe impacciata resti. Quel ch’egli ordisca, non so; nè l’ho veduto questa mattina. Or andando io ad eseguire ciò che il padron m’ha comandato, in un medesimo viaggio vedrò di ritrovarlo, o in casa o dove che sia, acciocchè nello amoroso mio travaglio da lui riporti, se non ajuto, almen qualche speranza. Ma ecco a tempo il suo ragazzo che esce nella via.