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[51]
Se dunqj da far altro non mi reſta,
Ne ſi truoua al ſuo (capo altro riparo:
Che per lui por queſta mia vita, queſta
Mia vita per lui por mi fará caro:
Ma ſola vna paura mi moleſta:
Che non ſapro far patto coſi chiaro
Che m’afficuri, che non ſia il tyranno
Poi ch’hauuta m’haura: per fare Igano.
[52]
Io dubito ch poi che m’haura I gabbia
E fatto haura di me tutti li ſtratii,
Ne Bireno per qſto a laſciare habbia:
Si ch’effer per me ſciolto mi ringratii,
Come periuro, e pien di tanta rabbia:
Che di me ſola vecider non ſi fatii:
E ql e’ haura di me ne piú ne meno
Faccia dipoi del miſero Bireno.
[53]
Hor la cagion che conferir con voi
Mi fa i miei caſi, e ch’io li dico a quanti
Signori e cauallier vengono a noi,
E ſolo accio parlandone con tanti,
M’infegni alcun d’ aſſicurar, che poi
Ch’a quel crudel mi ſia códotta auanti,
Non habbia a ritener Bireno anchora,
Ne voglia morta me, ch’effo poi mora.
[54]
Pregato ho alcun guerrier che meco ſia
Qſi io mi darò í mano al Re di Friſa,
Ma mi prometta, e la ſua ſé mi dia:
Che qſto cambio fará fatto in guiſa
Ch’ a vn tempo io data: e liberato ſia
Bireno: ſi che quado io faro vcciſa
Morrò cotenta, poi che la mia morte
Haura dato la vita al mio conſorte.
[9]
Ne ſino a queſto di truouo chi toglia
Sopra la fede ſua d’ aſſicurarmi,
Che qn io ſia condotta: e che mi voglia
Hauer ql Re: ſenza Bireno darmi,
Egli non laſciera contra mia voglia
Che preſa io ſia: ſi teme ognu qll’armi
Teme quell’armi a cui par che nò poſſa
Star piaſtra Icotra, e ſia cgto vuol groſſa.
[56]
Hor s’ inuoi la virtú non e diforme
Dal ſier ſebiate, o dal’Herculeo aſpetto,
E credete poter darmegli e torme
Ancho da lui: quádo non vada retto,
Siate contento d’ eſſer meco, a porrne
Ne le man ſue, ch’io non hauro ſoſpetto
Quando voi ſiate meco, ſé ben io
Poi ne morrò che muora il Signor mio.
[57]
Qui la Donzella il ſuo parlar conchiuſe
Che con pianto e ſoſpir ſpeffo iterroppe
Orlando poi ch’ella la bocca chiuſe:
Le cui voglie al bè far mai no fur zoppe
In parole con lei non ſi diffuſe,
Che di natura non vſaua troppe,
Ma le promiſe, e la ſua ſé le diede,
Che faria piú di ql ch’ella gli chiede.
[58]
No e ſua intention ch’ella in man vada
Del ſuo nimico per ſaluar Bireno:
Ben ſaluera amendui ſé la ſua ſpada
E l’ufato valor non gli vien meno,
Il medeſimo di pigliali la ſtrada:
Poi e’ hanno il vento proſpero e ſereno,
Il Paladin s’affretta: che di gire
All’Iſola del moſtro hauea delire.